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Home » News » Gli strani scherzi della “memoria corta”

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Una delle caratteristiche fondamentali dei politici contemporanei è l’assenza di  memoria a lungo termine e l’utilizzo di  quella a breve termine. Questa “verità” è evidente quando pensiamo al fenomeno dei  “carristi”  e cioè di quei personaggi che sono sempre pronti a salire sul carro del vincitore mutando opinione ogni volta che cambia il colore  dell’amministrazione.

E’ nostra intenzione  ricordare agli Amministratori di Guidonia che questo tipo di memoria mal si addice a chi vuole veramente fare programmi politici a servizio della comunità. Per questo li aiutiamo a  ricordare alcuni atti formali relativi al problema dei rifiuti e della discarica e a confrontare quegli atti formali con gli attuali sviluppi della vicenda.

La Deliberazione del Consiglio Comunale n. 34 del 23.06.2004 avente oggetto un

“Atto di indirizzo afferente conferimento mandato alla Giunta per attivare ogni procedura idonea a pervenire alla chiusura della discarica dell’Inviolata” presentata dall’amministrazione Sassano (nello specifico dal vice sindaco Messa) discussa in consiglio comunale ed approvata con 17 voti a favore, (tra i quali Sassano, Morelli, Valeri, Bertucci, anche oggi Consiglieri, Cipriani e Casavecchia attualmente Assessori) 7 contrari, 4 astenuti stabiliva di dare mandato all’Esecutivo di porre in essere una serie di azioni tra le quali:

- attivare ogni procedura idonea alla chiusura della discarica dell’Inviolata entro il termine massimo di 18 mesi dall’approvazione della presente deliberazione;

- comunicare al Presidente della Regione Lazio la volontà dell’Amministrazione Comunale di localizzare, nel proprio territorio, “l’attività di preselezione e trattamento di RSU a mezzo di apposito impianto funzionante secondo le migliori tecnologie disponibili e localizzato in armonia con le prescrizioni del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (…) avendo tale comunicazione valore di consenso del Comune interessato(…) A tale scopo si indicano quali aree sostenibili (…):

a) compendio, già nella disponibilità del Comune, del secondo PIP in località Tavernelle (…);

            b) aree ricomprese negli indirizzi di sostenibilità contenuti nel decreto del Commissario delegato    15.07.2003 (…);

-Dare atto che i residui non utilizzabili dovranno essere smaltiti al di fuori del Comune di Guidonia Montecelio;”

Nelle premesse si richiedeva che il CDR prodotto dall’impianto di TMB fosse utilizzato “in un impianto all’uopo destinato (…) al di fuori dell’ambito comunale”.  In sede di approvazione questa clausola non veniva più richiamata.

Quindi la vecchia discarica doveva essere bonificata e riacquisita, “nel rispetto della vigente normativa sul post-dimissione delle discariche per RSU,  alla fruizione collettiva”

 In seguito, Leonetti, Marzano, Turilli, Ruggeri, Giammaria e Silvi, allora consiglieri di opposizione che avevano votato contro la Delibera Messa, sono diventati, insieme a De Santis, De Vincenzi, Di Leo, consiglieri di maggioranza nell’Amministrazione Lippiello .

 Una volta insediati, essi  hanno lasciato che  il Sindaco Lippiello si dichiarasse disponibile alla realizzazione del suddetto impianto con annessa discarica, peggiorando così la già discutibile decisione della Giunta di centro-destra guidata dal sindaco Sassano.

 Legambiente era contraria alla proposta di costruire anche il solo impianto di trattamento di rifiuti indifferenziati senza discarica di servizio, a maggior ragione è contraria al progetto Colari, sponsorizzato dall’amministrazione Lippiello e accettato dal Sindaco Rubeis.

 E’ d’obbligo fare qualche riflessione sui fatti.

 Oggi una giunta di centro-destra accetta l’ipotesi di un impianto con annessa discarica modificando il contenuto di una delibera votata da un’altra Amministrazione di centro-destra voluta dall’amministrazione di centro-sinistra discutendo solo di un eventuale ridimensionamento.

Nessuno degli Amministratori passati e/o attuali ha fatto una seria analisi e comparazione dei costi finanziari ed ambientali tra un impianto di TMB e un moderno sistema di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti. Il sistema della RD monomateriale (divisione in sacchi diversi di metallo, alluminio, plastica) e non multimateriale come quella avviata a Guidonia, è realmente flessibile, non prevede impianti di separazione meccanica e discariche, evita costi inutili di separazione del differenziato, ha minori costi finanziari per i singoli e produce maggiori benefici occupazionali ed ambientali nel medio e lungo termine.

Fare il balletto delle opinioni sul come gestire il ciclo dei rifiuti in un territorio come quello di Guidonia sarebbe comico se non fosse drammatico per le sue conseguenze.

 Gli eletti, come hanno rivendicato alcuni consiglieri, hanno certamente il diritto di decidere. Però ricordino che sono responsabili, nei confronti dei cittadini, delle ricadute che tali decisioni avranno.

Legambiente Guidonia



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