Fonte: Est Area - Cittadini & Salute
Haiti è in ginocchio. Il 12 gennaio un sisma di grado 7 scala Richter, il più devastante degli ultimi 200 anni in quest'area, ha colpito la Provincia Ovest, provocando secondo le stime del governo haitiano almeno 150.000 morti e quasi duecentomila feriti.
Sono circa 1,8 milioni i bambini nelle zone coinvolte dal disastro, numerosi quelli sopravvissuti ai propri genitori. Tutte queste cifre sono da considerare ancora fortemente approssimative.
Le scosse hanno provocato danni immensi alle infrastrutture, che rendono difficilissimo muoversi o comunicare nel paese. Violenza e disperazione alimentano l'insicurezza: soltanto la scorta dei Caschi blu dell'ONU assicura il passaggio indenne degli aiuti umanitari.
Haiti è il paese più povero e più densamente popolato del continente americano e dell'intero emisfero occidentale (è al 149° posto su 182 Stati nella graduatoria dello sviluppo umano dello UNDP) e ha una lunga storia di tragedie naturali e violenza politica alle spalle. Circa il 45% della popolazione è costituita da bambini e ragazzi.
L'azione dell'UNICEF
Qui il dettaglio dell'azione umanitaria dell'UNICEF in cifre
L'UNICEF, presente nell'isola caraibica con una sede operativa permanente e uno staff di 65 operatori, per tre quarti haitiani, ha immediatamente mobilitato tutte le risorse umane e logistiche disponibili nel paese e nella regione caraibica. All'UNICEF è stato dato incarico di coordinare tutte le attività umanitarie (agenzie ONU e principali ONG) nei settori dell'acqua e dell'igiene e della nutrizione, e - insieme ad altre organizzazioni - nel settore della protezione dell'infanzia. Ad oggi sono 6 i voli umanitari dell'UNICEF carichi di acqua, tende, alimenti per l'infanzia e altri beni di primo soccorso che hanno raggiunto Haiti. Altri aiuti sono giunti via nave o anche tramite aerei offerti in prestito gratuito da compagnie commerciali.
Obiettivi primari in questa fase della crisi sono garantire l'accesso all'acqua potabile (guarda il video), ripristinare servizi igienici di emergenza, per prevenire le temute epidemie, identificare e proteggere da abusi e traffico i tanti bambini rimasti orfani o separati dai familiari nel caos della crisi: leggi qui la posizione dell'UNICEF sul tema dell'adozione internazionale per i bambini di Haiti.
L'UNICEF valuta in 128 milioni di dollari la somma indispensabile per garantire beni di sopravvivenza ai bambini di Haiti nei prossimi sei mesi: questo è l'obiettivo dell'appello umanitario lanciato il 16 gennaio.
Come puoi aiutare Un accorato appello per la raccolta di fondi è stato lanciato dal presidente dell'UNICEF Italia, Vincenzo Spadafora. Guarda anche i videoappelli di Francesco Totti, di Lino Banfi e di Patrizio Rispo. Il Comitato Italiano per l'UNICEF ha trasferito ad Haiti 420.000 euro per le operazioni di primo soccorso e sta trasferendo altri 500.000 € per l'assistenza ai bambini affetti da malnutrizione grave. Ma occorre fare molto di più. E per questo è indispensabile l'aiuto di tutti.
Si possono effettuare donazioni all’UNICEF tramite: • c/c postale 745.000, causale: ‘Emergenza Haiti’; • carta di credito online su questo sito oppure chiamando il Numero Verde UNICEF 800-745.000; • cc bancario Banca Popolare Etica IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051” • i Comitati locali dell’UNICEF presenti in tutta Italia (qui l'elenco completo)
Fonte www.unicef.it
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