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Home » News » I cantori dell’impianto dei miracoli sono tornati!

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Nel 2007, nel vivo della polemica sul tema della discarica tra ambientalisti ed Amministrazione Lippiello, sulla stampa locale erano apparsi alcuni articoli che elogiavano gli impianti di TMB.

Il 28 febbraio di quell’anno sul ‘Nuovo Oggi’ compariva un ampio elogio a favore degli impianti di TMB incluso quello proposto da Co.La.Ri. 

Il 23 ottobre seguente un anonimo cronista del Tiburno, con articoli a tutta pagina, esaltava le virtù magiche dello stesso tipo di impianto.

 

Tre anni dopo sono tornati i cantori dell’impianto.

Sul ‘Nuovo Oggi’ del 29 gennaio u.s., è apparsa un’intervista-monologo, curata da un cronista anonimo, sul problema del cdr nel cementificio di Guidonia. Il Primo Cittadino, a margine (?) del discorso, si è lanciato in una esternazione sul TMB che ha molte somiglianze con gli articoli citati  e sposa le “tesi Lippiello” di “ampliare la discarica per chiuderla.” 

 

Qui, però, si sfiora la propaganda pura: il Sindaco afferma che l’impianto di TMB è pulito (?) e serve per recuperare e riciclare i materiali.

Nemmeno Co.La.Ri ha avuto il coraggio di fare affermazioni del genere!

 

A noi non piace fare demagogia ma chiarezza. Separiamo i due temi: discutiamo di impianto e discutiamo della sua localizzazione.

 

GLI IMPIANTI DI TMB:

 non differenziano a fini di riuso e/o riciclo, ma dividono i rifiuti  solo:

1.       per produrre cdr utilizzando carta, plastica e legno presenti nei rifiuti indifferenziati;

2.       per recuperare una modesta quantità di metalli;

3.       per stabilizzare la frazione umida dei rifiuti urbani prima di metterla in discarica.

 

Un impianto che produce cdr NON E’ UN IMPIANTO PULITO ed il Sindaco di Guidonia è stato colpito, come molti pseudo-ambientalisti, dalla sindrome NIMBY: bruciate cdr ma non bruciatelo qui!

Noi, ambientalisti seri, non facciamo demagogia e non vogliamo che si brucino rifiuti: sia per ragioni di salute e sicurezza ambientale che per ragioni economiche.

 

Il collegamento tra impianto di selezione pubblicità CONAI sul riciclo dei materiali è fuori contesto.

Non ci risulta che i Consorzi del CONAI ritirino materiali dagli impianti di selezione meccanica. Il CONAI tratta materiali provenienti da raccolta differenziata.

(Peraltro gli impianti di selezione meccanica recuperano solo materiali ferrosi pari al 5-7% del rifiuto in entrata)

 

Il metodo di differenziazione tecnologicamente avanzato, con il minor impatto ambientale in termini di uso del territorio e ed il minor costo finanziario è la separazione domiciliare dei rifiuti.

 

E poi non raccontiamoci favole: l’impianto Co.La.Ri  non tratterebbe solo rifiuti solidi urbani ma molti tipi di rifiuti inclusi scarti chimici di processi industriali.

 

La dichiarazione di eco-compatibilità per un impianto con 30 ettari di terreno dedicato ai rifiuti, che produrrà un aumento del traffico di automezzi pesanti  in una zona in cui i livelli di polveri sottili sono già da allarme sanitario,  senza aver valutato gli impatti diretti ed indiretti che provoca è una iniziativa avventata per chi ha il dovere di tutelare la salute pubblica. (Anche il cementificio sostiene che bruciare cdr è eco-compatibile!)

 

Poiché siamo realisti (non facciamo demagogia) ribadiamo che nell’Ato (o sub-ambito territoriale) è sicuramente necessario un impianto che tratti il residuo indifferenziato (max 35% dei rifiuti prodotti). Questo impianto, quindi, non deve superare la capacità di 70. 000 tonnellate/anno.

 

LOCALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO NELL’ATO/SUB AMBITO TERRITORIALE.

 

Perché scegliere ancora una volta Guidonia?

Nelle nuove discariche di servizio devono essere smaltiti solo rifiuti inerti o frazioni organiche stabilizzate.

Queste, anche se hanno un minore impatto rispetto alle vecchie discariche di rifiuti indifferenziati, sono sottoposte ad una gestione post-chiusura di 30 anni.

Noi dobbiamo già sopportare una vecchia discarica di rifiuti indifferenziati e non stabilizzati che produrrà effetti ambientali per i prossimi 60/70 anni.

Dobbiamo subire all’infinito che in questo territorio si continui a fare buchi (e/o innalzare colline) per interrare rifiuti? Dobbiamo tollerare che, anno dopo anno, aumenti il carico di inquinamento ambientale?

 

L’attuale montagna di rifiuti di oltre 3.800. 000 metri cubi di rifiuti, il nuovo invaso per far fronte all’emergenza, il fatto che, in nome dell’emergenza, 150 comuni del Lazio (su 378) hanno smaltito i loro rifiuti nel nostro territorio non ci dà il diritto di chiedere e pretendere un cambiamento di rotta?

 

Il nostro Comune non ha fatto abbastanza per evitare crisi ed emergenze?

Non è l’ora dei risarcimenti?

 

Il Sindaco ci spieghi

§          per quale ragione Guidonia deve continuare a farsi carico dello smaltimento dei rifiuti;

§          se fare della città un “polo dei rifiuti” è coerente con le linee guida in cui Egli parla di riqualificazione territoriale; 

§          se la promessa di chiudere la discarica scritta sui volantini elettorali è identica a quella dell’ex-Sindaco Lippiello.

 

Saremmo grati se il Primo Cittadino ci rispondesse con semplicità, chiarezza e senza demagogia

Legambiente Guidonia



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