Un esercito di candidati in marcia verso Palazzo San Bernardino. A liste consegnate, il primato va a Sinistra Ecologia & Libertà che ha presentato la documentazione per prima, sono sette gli aspiranti sindaci. Oltre a Marco Vincenzi, Sandro Gallotti, Ezio Paluzzi e Gianni Innocenti, aspirano alla carica di primo cittadino della Città dell’Arte anche Stefano Tersigni, per la Fiamma Tricolore, Andrea Napoleoni, con Io progetto Tivoli e Silvano Solini con “Fondamentare”. Dodici le liste scese in pista mentre sono 353 i candidati alla carica di consigliere comunale. Nel rispetto della tradizione, purtroppo, non sono molte le donne presenti e nessuno dei candidati a sindaco appartiene al gentil sesso.
Il centro sinistra
Partendo dal centrosinistra, il Pd ha messo in campo i suoi pezzi migliori. Dal sindaco uscente Giuseppe Baisi, agli ex “ambrosiani”, Mario Minati e Maurizio De Michele. In lista anche Andrea Ferro, dalemiano doc che qualche pezzo l’ha perso dopo la scelta, poco gradita dai suoi, di appoggiare gli ultimi scampoli dell’amministrazione Baisi. Restano in campo anche la
marconiana Manuela Ielo, Agildo Mascitti, Francesco Luciani e Patrizio Pastore. Torna Maria Paola Pisanelli, ex presidentessa della Commissione Pari Opportunità nell’ultima era Vincenzi. Nome nuovo ma non nuovissimo quello di Martina Santese, figlia d’arte, che sembra essere pronta per fare il grande salto. Riflettori puntati sulla performance di Tivoli Rinasce,
la lista civica che nelle elezioni passate ha portato a casa sempre risultati lusinghieri. Capolista è Pietro Lombardozzi, già consigliere comunale con delega ai piccoli e grandi eventi. Sempre nella civica con prestazioni da partito è traghettato pure Andrea Cherubini, ex segretario del partito dei comunisti italiani ed ex della Giunta Baisi. Chiudono il cerchio vincenziano i Verdi, orfani di Gianni Innocenti che ha scelto di “ballare da solo” sotto il sole di Sinistra Ecologia & Libertà, accompagnato dagli ultimi baluardi della sinistra tiburtina: Jacopo Tognazzi e Francesco Meschini. Il gruppo ha scelto di non appoggiare il “terzo polo” capeggiato dall’assessore provinciale Ezio Paluzzi che questa volta scende in campo appoggiato oltre che dal suo partito, l’Idv, anche da Rifondazione Comunista. Anche qui si registra la pesante defezione di Marino Capobianchi passato all’Udc dopo lunghi tormenti. Restano Claudio Proietti e il segretario del circolo tiburtino Giulio Bonansingo. In casa Idv, invece, è approdato il socialista Sergio Spaziani, che si dichiara comunque indipendente, e l’ex lista Grillo Francesco Lattanzi.
Il centro destra
Tre i candidati a sindaco per l’altra parte della barricata. Il jolly l’ha giocato Andrea Napoleoni che ha scelto di lasciare il carro guidato da Sandro Gallotti e di candidarsi rispolverando la lista civica che l’ha sostenuto nel 2008, “Io progetto Tivoli”. A seguirlo l’altro ex consigliere comunale Antonello Ricci, mentre Matteo Maiorani, che due anni fa fu eletto proprio con quella lista, ha preferito salutare gli ex e restare nelle file della casa madre. Va da solo anche Stefano Tersigni della Fiamma Tricolore. A fare la parte del leone Sandro Gallotti, l’imprenditore che sindaco lo è già stato, e che dopo lungo peregrinare è stato scelto come candidato del partito maggiore. Oltre alla lista del Pdl che vede molte vecchie glorie e qualche new entry, dai sempreverdi Gianfranco Osimani, Franco Poggi e Marco Innocenzi a Salvatore Ravagnoli, ex Pd, e Massimo Messale, passato dallo scudo crociato al Pdl. “La scelta di lasciare l’UDC l’ho maturata da mesi anche se, coerentemente al mandato affidatomi dagli elettori nell’aprile del 2008, sono rimasto nel gruppo consiliare fino alla fine della consiliatura”, ha dichiarato. Ad appoggiare Gallotti anche La Destra, la lista civica Amore per Tivoli e l’Udc che mette in campo una corazzata di sette ex consiglieri comunali, capeggiati da Marino Capobianchi, molti dei quali contestatori doc del vincenzismo.
L’anonimo
Vuole mantenere l’anonimato, invece, Silvano Solini che si presenta con 20 papabili consiglieri uniti sotto il nome “Fondamentare”.
Fonte Dentro
Anna Laura Consalvi
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