“L’area industriale di Guidonia è inserita in un contesto urbano nel quale vivono oltre 80 mila persone, con un preoccupante impatto sanitario delle emissioni denunciato dalla campagna ‘Mal’Aria’ di Legambiente e certificato da recenti studi epidemiologici. Per garantire il lavoro e la qualità della vita della comunità locale bisogna ridurre subito e drasticamente gli inquinanti: stop dunque all’aumento delle emissioni del cementificio; no al nuovo buco nella discarica dell’Inviolata e sì all’estensione della raccolta differenziata porta a porta”. È quanto afferma Maurizio Gubbiotti, coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente e candidato nella lista dei ‘Verdi per Bonino’ alla Regione Lazio, che aderisce alla manifestazione indetta per questo pomeriggio dal Comitato per il risanamento ambientale di Guidonia (alle 16 in piazza Francesco Baracca).
“Nel Piano regionale di Risanamento della Qualità dell’aria – ricorda Gubbiotti – l’area di Guidonia è classificata come zona critica ed è citato proprio il cementificio tra le emissioni principali. Bisogna quindi cogliere l’occasione del rinnovo delle autorizzazioni ambientali per operare sulla riduzione delle emissioni e affrontare il problema del rumore e del transito di decine di migliaia di mezzi pesanti. Allo stesso tempo, dopo decenni di vita della discarica dell’Inviolata, nata abusiva e limitrofa al Parco regionale, è ora di chiudere quella realtà indecente, puntando davvero su riduzione, riuso e raccolta differenziata porta a porta. In questo senso – conclude Gubbiotti - è grave l’autorizzazione ambientale concessa nei giorni scorsi all’impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti per la produzione di Cdr richiesto dal Consorzio Colari, che implicherebbe l’apertura di un nuovo invaso al fianco della discarica dell’Inviolata”.
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