Fonte: Est Area - Cittadini & Salute
“Un calcio contro la droga”, questo il nome della partita che si è svolta il 4 marzo alle ore 16.30 allo stadio comunale di Guidonia.
La partita, giocata dall’ACD Guidonia contro una selezione delle vecchie glorie Roma/Lazio (in cui spiccava la presenza di Di Biagio e Gregucci), era ovviamente un pretesto per parlare di un argomento sempre spinoso come la droga. Non c’era molto pubblico in realtà sugli spalti, anche a causa del maltempo, ma per due ore si è avuta l’impressione che di questo tema si possa parlare, anche solo attraverso una piccola manifestazione sportiva.
Parlando di calcio giocato possiamo dire che la partita è finita 1-1; dopo il vantaggio su rigore delle vecchie glorie (procurato e realizzato dall’allenatore del Guidonia Ferretti), c’è stato il pareggio del promettente La Rosa. Un po’ di confusione per capire se decidere il risultato ai rigori, poi la decisione dell’arbitro che decide di chiudere la partita al 90’. Al di là dei gol, non ci sono state molte altre azioni degne di nota, cosa però normalissima per un’amichevole giocata sotto una fastidiosa pioggia.
Non si può certo pretendere che con una partita si possa risolvere il problema mondiale della droga, ma anche in una realtà relativamente piccola come Guidonia, può bastare un minimo d’informazione per cercare di cambiare un trend che è decisamente negativo, soprattutto in Italia.
Vedendo le ultime statistiche, l’Italia non è la prima nazione in Europa come percentuale di uso di droghe, ma è l’unica ad avere la percentuale in ascesa e questo è ancora più preoccupante, soprattutto se si considera lo smisurato uso anche da parte di personalità “importanti” della televisione o della politica che, data la loro visibilità, dovrebbero essere i primi a dare l’esempio e invece sappiamo benissimo che non è così come testimoniano anche i recenti scandali.
Giulio Dionisi
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