Il commissario straordinario ne aveva previsti 200 mila, Rubeis "lascia" spazio ai soli aventi diritto ma "raddoppia" i costi.
Un ulteriore aumento di 100mila euro rispetto a dicembre scorso Trecentomila sono pochi? E raschiamolo ancora di più questo barile e preleviamone altri 100mila. Per farci? Il pre post scuola, che, secondo la previsione del bilancio 2010 delibera 70 del 24 marzo quest’anno costerà alle casse comunali una cifra come 400mila euro, 100mila in più rispetto al 2009, 200mila in più rispetto a quelli stabiliti dal commissario straordinario. A palazzo Matteotti i soldi sono un pò come i lupini, uno tira l’altro e tant’è che l’eccesso di lupini porta prima o poi a una colica intestinale, colica che, se continua così, la giunta Rubeis farà invece prendere ai cittadini. Il 23 dicembre 2009 la giunta votava la delibera 174, oggetto: il prelievo di altri 100 mila euro dal fondo di riserva per coprire il servizio di pre_post scuola fino al 31 dicembre del 100 per cento rispetto a quanto aveva stabilito solo nove mesi fa il commissario prefettizio. Il 17 marzo, infatti, Mario De Meo aveva imposto per il 2009 una tariffa di 15 euro ad alunno e un introito di circa 97 mila 500 euro, calcolando una spesa pubblica. Secondo Rubeis e soci il commissario De Meo aveva fatto male i conti a mettere sul piatto della bilancia “soltanto” 200 mila euro per circa mille alunni. Stando alla delibera 174 il numero degli iscritti al prepost scuola sarebbe andato oltre le pre visioni tanto da determinare un aumento dei costi. Il 21 dicembre dunque Eligio Rubeis s’era guardato nelle palle degli occhi con dirigenti e funzionari comunali e al termine di una riunione aveva stabilito che era il caso di raschiare il barile e attingere al fondo di riserva per pagare gli operatori del servizio che non vedevano il becco di un quattrino da mesi. Il trio ha fatto anche di più. Un apposito regolamento per limitare le iscrizioni ai soli aventi diritto, ovvero alunni con entrambi i genitori che lavorano, con un reddito medio_basso, o alunni provenienti da famiglia monoparentale. Un’intuizione giusta per restringere i costi. Se non fosse che otto giorni prima con la delibera 166 Rubeis & company avevano stanziato 300 mila euro per 1.200 alunni. Oggi queste 300mila ammontano a 400mila euro, circa 334 euro a bambino: 200 utenti in più costerebbero alle casse pubbliche 200 mila euro.
Simona Boenzi
Fonte DentroMagazine
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