Fonte: Est Area - Cittadini & Salute
Nasce il coordinamento tra enti, Guidonia comune capofila
Nasce il coordinamento intercomunale per la messa in sicurezza del fosso delle Prata, a guidarlo, sarà Eligio Rubeis, sindaco di Guidonia Montecelio, il comune più importante per densità popolativa.
Durante l’incontro di ieri mattina nel Municipio della terza città della regione, i quattro amministratori degli altrettanti comuni interessati, hanno concordato sulla urgenza di reperire finanziamenti regionali su un progetto condiviso da presentare in tempi record, per risolvere, è stato il parere comune, un problema drammatico per i cittadini e le imprese.
Eligio Rubeis, ha proposto di aggiornare l’incontro in Regione entro due settimane coinvolgendo nel tavolo anche la Protezione civile regionale. Il fosso delle Prata è a continuo rischio esondazione nel tratto di Villanova di Guidonia. Responsabili di questa situazione, è ormai accertato, sono le acque di smaltimento delle cave, i corsi d’acqua che dalle montagne scendono a valle per andare a confluire nel fosso all’altezza dei comuni di Marcellina, Guidonia e Tivoli.
Una situazione resa più complessa dalla disastrata condizione idrogeologica del suolo, hanno sostenuto i tecnici presenti, da affrontare dunque collegialmente e con senso di responsabilità. Rubeis, ha ricordato come nel 2001 il livello del fosso, nel tratto guidoniano, non raggiungesse i 30/40 centimetri, mentre oggi sono sufficienti le cave, quando piove, a tenete alto il livello dell’acqua, determinando straripamenti come accadde nel 2008.
Per il sindaco, la contestata opera idraulica realizzata dal comune di Marcellina per convogliare le acque montane nel fosso, è stata quindi l’aggravante che ha reso la situazione ancora più drammatica.
In rappresentanza del comune di Tivoli era presente il vicesindaco Franco Poggi che, si legge nel verbale redatto, si è detto disponibile a lavorare su un progetto condiviso per la messa in sicurezza del fosso, come il sindaco del comune montano di San Polo dei Cavalieri, Alfredo Ricci, seppur meno direttamente interessato dal problema per una questione di altitudine.
Alfredo La Chioma, in rappresentanza delle attività estrattive, ha ricordato a verbale come per le imprese la situazione sia oramai insostenibile. Costrette a bloccare il sistema di pompaggio dell’acqua per 5 o 6 ore ogni volta che piove - ha spiegato - significa allagare le cave, fermare l’attività lavorativa per 15 giorni con gravi ripercussioni economiche.
Per questa ragione - ha concluso - il settore del travertino si mette a completa disposizione dei comuni per affrontare e risolvere il problema in via definitiva.
Il sindaco di Guidonia Montecelio, ha annunciato infine di aver cantierato gli espropri delle aree in prossimità degli argini, per consentirne l’ampliamento in tempi brevi.
Fonte: Comune di Guidonia Montecelio
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