Il sindaco Rubeis lo aveva annunciato durante uno degli ultimi consigli comunali : l’argomento “debito fuori bilancio” derivante dai mancati pagamenti negli ultimi anni da parte del comune nei confronti diellasocietà Ecoitalia 87, che gestisce la discarica dell’inviolata, sarebbe stato oggetto di discussione di un consiglio comunale convocato all’uopo . E così è stato in effetti: peccato che la seduta di tale consiglio sia stata convocata senza alcun preavviso alla cittadinanza tramite affissioni nel territorio comunale, per il giorno 29 giugno alle ore 21.00 (dopo che la seduta convocata per il giorno precedente era andata deserta) e che l’approvazione del suddetto debito nel bilancio sia stata deliberata verso le 5.00 del mattino successivo……di notte la sala consiliare non è presa di mira da occhi ed orecchie indiscreti. Occhi ed orecchie di chi vorrebbe informare i cittadini in merito a cosa penderà nei prossimi anni sulle loro teste; un debito di 5milioni di euro circa che la precedente amministrazione avrebbe dimenticato di pagare a fronte dell’emissione di centinaia di fatture da parte di Ecoitalia 87. Che beffa!!
Ci piacerebbe dare un’occhiata a queste fatture sapientemente “dimenticate”, ma purtroppo non ne abbiamo la facoltà. Il sindaco però aveva predisposto un Gruppo di lavoro formato dall’assessore alle finanze, da un membro della corte dei conti e da un consigliere di maggioranza, l’avvocato Venturiello , che avrebbe dovuto esaminare tali fatture e predisporre una relazione esplicativa sulle motivazioni dell’esistenza di tale enorme debito. Probabilmente la relazione di cui si parla è stata illustrata ieri notte ai consiglieri presenti ed i risultati devono essere stati talmente chiari, che l’approvazione per l’inserimento del debito nel bilancio dei prossimi 4 anni (con quote parte per ogni anno) non ha tardato ad arrivare. Inoltre, aspettando l’alba del nuovo giorno, i nostri governanti non hanno potuto fare a meno di occuparsi di urbanistica (d’altro canto non è mai troppo) ; sembra, infatti, che abbiano prontamente approvato un piano particolareggiato per rendere edificabili alcune aree molto estese. Purtroppo, non abbiamo la certezza di come siano andate le cose, perché non eravamo presenti: non tanto per l’ora tarda - Il Faro non teme la notte, forse qualcun altro di notte prova meno vergogna – quanto per il fatto di non aver avuto alcun pubblico avviso della citata seduta consiliare.
Il Faro è nato per dare un contributo creativo, cosciente e responsabile in favore della comunità di Guidonia.
E’ nostro diritto poter intervenire durante le adunanze consiliari e far sentire la voce dei cittadini che, come movimento civico, rappresentiamo. E’ nostro diritto conoscere i contenuti del dibattito in Consiglio comunale, le posizioni delle parti per poter fare una costruttiva critica politica, così come è previsto dal nostro Statuto, conformemente al principio di partecipazione democratica sancito dalla Costituzione Italiana. Tuttavia, l’odierna politica che “governa” Guidonia questo non l’ha capito! Non ha capito che (per usare un brocardo latino): “Qui iure suo utitur neminem laedit” , cioè: “Chi esercita un suo diritto non nuoce a nessuno”. Cos’altro temono?
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