Nel corso del Consiglio Comunale del 20 ottobre abbiamo ascoltato, per l’ennesima volta, la “lezione magistrale” del Sindaco Rubeis sul ciclo dei rifiuti e sulla “FABBRICA DEL DIFFERENZIATO” da oltre 200.000 tonnellate annue, che paradossalmente, riuscirà a differenziare solo una irrilevante percentuale, della colossale capacità di raccolta. Il mega-impianto rifiuti con la nuova discarica annessa, che Rubeis ha accettato di far costruire a Guidonia è ancora più imponente di quello deliberato dalla sua stessa maggioranza. Un impianto tanto sproporzionato da poter ospitare, secondo le ultime indiscrezioni, anche I RIFIUTI INDIFFERENZIATI DI ROMA.
Ma soprattutto, ancora una volta, abbiamo dovuto subire (visto che in Consiglio Comunale i cittadini non possono intervenire pena la cacciata dall’Aula) le affermazioni del Sindaco sul presunto assenso di Legambiente all’impianto di trattamento.
Lo ripetiamo ancora una volta Legambiente: è contraria ad ogni nuova discarica, impianto di TMB o di incenerimento dei rifiuti nel Comune di Guidonia. chiede che venga aperto definitivamente il Parco dell’Inviolata e venga definitivamente chiusa l’attuale discarica. è contraria alla costruzione, nel nostro ambito territoriale ottimale di impianti di TMB dei rifiuti mostruosi rispetto all’eventuale fabbisogno di trattamento del rifiuto indifferenziato che, per legge, non deve superare il 35%. è contraria all’incenerimento sistematico di tal quale o CDR. E’ FAVOREVOLE ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA ED ALLE POLITICHE DI RIDUZIONE, RIUSO E RICICLO DEI RIFIUTI.
Una volta per tutte, il Sindaco la smetta di tirare in ballo Legambiente attribuendole posizioni immaginarie. I Circoli di Legambiente hanno, sullo smaltimento rifiuti, posizioni omogenee, incluso il Circolo di Livorno.
Su cosa fare per affrontare il problema dei rifiuti il Sindaco invece sembra avere poche idee e anche confuse. L’affermazione che non ci sono i numeri su cui ragionare è a dir poco sconcertante. Una seria Amministrazione della cosa pubblica è possibile solo in base alla normativa, alle leggi dell’economia ed ai numeri. E i numeri, per l’analisi costi-benefici dei sistemi di smaltimento rifiuti, ci sono eccome.
COLARI ragiona sui numeri: vuole un impianto che gli permetta di massimizzare i benefici!
Ci chiediamo se questa Amministrazione abbia avuto la capacità di valutare, almeno, il costo monetario che graverà su ogni singolo cittadino a seguito delle decisioni intraprese. La carenza di preparazione tecnica alla valutazione dei costi ambientali delle scelte è inquietante.
Il programma di governo della città redatto dal Sindaco ed approvato dal Consiglio Comunale prevede l’istituzione dell’Agenda 21 locale. Se mai verrà istituita l’Agenda 21 non sarà un tavolo di confronto su temi importanti come quello dello sviluppo sostenibile perché le operazioni di devastazione del territorio saranno già state compiute.
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