Riceviamo e pubblichiamo
Alcuni cittadini di Guidonia Montecelio, rappresentanti di associazioni sociali e culturali e di comitati locali facenti parte del CRA (Comitato per il Risanamento ambientale) di Guidonia, sollecitati dalle urgenze dovute alle pessime condizioni di vivibilità del territorio;
preoccupati per il nuovo monito della Commissione europea in ordine alla situazione dei rifiuti nel Lazio; essendo venuti a conoscenza delle intenzioni della S.V. di licenziare in tempi stretti un nuovo ed aggiornato Piano rifiuti regionale; avendo letto, su varie testate giornalistiche nazionali e locali, notizie riguardanti la creazione di nuovi impianti di trasformazione dei rifiuti urbani (inceneritori con recupero d’energia, impianti TMB per produzione di cdr, discariche ed altro); pongono all’attenzione della S.V. una serie di questioni, giudicate di estrema urgenza e dirimenti rispetto all’assetto futuro del problema rifiuti nel Lazio:
1) L’Unione europea (Direttiva 2006/12 e Direttiva 2008/98 sui rifiuti) ha indicato, come fondamento della gestione delle problematiche relative ai rifiuti il rispetto di una cosiddetta GERARCHIA DEI RIFIUTI, comprendente – in ordine – la riduzione della produzione, la
raccolta differenziata, il riciclo, il riuso, gli impianti con il recupero d’energia, la discarica di servizio per quanto irrecuperabile. Tale gerarchia è stata, a tutt’oggi, disattesa ed anzi stravolta, avendo impegnato, negli ultimi anni, grandi risorse regionali soprattutto nella progettazione di nuovi impianti e negli ampliamenti di discariche per il tal quale, a detrimento di una corretta e richiesta politica tendente a “valorizzare” il rifiuto mediante la rd domiciliare ed il riuso ed attraverso scelte di riduzione della produzione (vedi soprattutto imballaggi e plastiche).
2) Le stesse Direttive dell’UE menzionate ricordano quanto sia fondamentale - per la riuscita positiva di buone politiche di gestione del problema rifiuti - la condivisione delle scelte e la compartecipazione delle popolazioni locali ai Piani di gestione, chiarendo inoltre che il coinvolgimento non deve fermarsi solo alle rappresentanze istituzionali ma deve arrivare ai gruppi ed ai singoli cittadini (Partecipazione del pubblico, art. 31 Direttiva 2008/98 Ce). Non risulta che, a tutt’oggi, ciò sia avvenuto. E le manifestazioni, la nascita di comitati territoriali, le preoccupazioni legittime di intere popolazioni del Lazio per le scelte infauste della politica regionale lo stanno a testimoniare. Quanto tale tematica sia importante è anche attestato dalle dichiarazioni che la S.V. rilasciò durante la campagna elettorale per le amministrative regionali (16 febbraio 2010), in risposta ad un quesito giunto proprio da Guidonia: “…Abbiamo ben presente il problema riguardante la discarica dell’Inviolata, una situazione che richiede da anni l’intervento delle istituzioni e per la quale, una volta al governo della Regione, avvieremo prontamente un tavolo di concertazione coinvolgendo le comunità locali e i cittadini perché riteniamo che soltanto un’amministrazione partecipata sia una buona amministrazione…”.
3) Licenziare con disinvoltura impianti di trattamento dei rifiuti e discariche di tal quale, in aree particolarmente “sensibili” dal punto di vista della conservazione ambientale e paesaggistica, appare operazione non solo non in linea con quanto previsto dal TUA (Dlgs 3 aprile 2006 n.152 e modifiche segg.) e dalle Direttive europee stesse (v. art. 13 Direttiva 2008/98 Ce), ma anche politicamente arrogante, economicamente sbagliato, nonché nocivo per l’ambiente e la salute. Un esempio palese è costituito proprio dalle scelte errate di chi, tra il 1986 ed il 2010, è andato ad autorizzare ed ampliare la discarica per rifiuti urbani nel bel mezzo del Parco naturale archeologico dell’Inviolata di Guidonia, di chi ne ha stralciato nel 2005 il perimetro per enuclearne il sito a discarica (circondata di fatto dal Parco stesso su tre lati), di chi ha permesso tra il 2007 ed il 2010 la costruzione di un megaimpianto per la produzione di cdr con nuova discarica di servizio sempre nello stesso sito, nonostante le proteste delle popolazioni locali e la presenza di preesistenze archeologiche vincolate nell’area prescelta per il sesto invaso della discarica.
4) Privilegiare la costruzione di costosi, spesso obsoleti e sovradimensionati impianti, finalizzati alla produzione di cdr o all’incenerimento con recupero d’energia, appare scelta frettolosa, errata, economicamente ed ambientalmente insostenibile, a fronte di una richiesta normativa nazionale e comunitaria di aumento della differenziazione del rifiuto e della sua considerazione come “valore” (distruggere un “valore” può essere giustificabile?) ed a fronte di una sempre maggiore partecipazione e disponibilità delle popolazioni del Lazio riguardo alla differenziazione, anche “spinta”, del rifiuto urbano. Appare quindi necessario investire risorse su tali richieste e disponibilità, sull’educazione ambientale, sulle campagne per il riuso ed il riciclo, sulle “isole ecologiche” ed il compostaggio, sulle energie rinnovabili piuttosto che su impianti inutili che, per essere remunerativi, attingono risorse finanziarie solo dagli incentivi pubblici (Cip 6, tra gli altri) e distruggono valori ed energia non rinnovabile.
Per tutte queste motivazioni e riflessioni, i cittadini scriventi chiedono alla S.V. un incontro immediato tendente alla ricerca della condivisione nella costruzione del prossimo Piano rifiuti regionale e finalizzato a scelte che evitino, per il territorio di Guidonia Montecelio, l’ubicazione di impianti economicamente inutili e nocivi per l’ambiente e la salute, che ripristinino l’integrità del perimetro del Parco regionale dell’Inviolata di Guidonia come da LR 22/96, che pongano in essere la definitiva chiusura della discarica dell’Inviolata, che, infine, privilegino l’avvio della raccolta differenziata domiciliare per tutte le popolazioni del Lazio. Restando in attesa di riscontro alla presente comunicazione e manifestando disponibilità nei tempi e nei modi di un incontro con la S.V., si inviano cordiali saluti.
CRA di Guidonia
Associazione onlus “Amici dell’Inviolata”
Associazione umanista “Atlantide”
Legambiente Guidonia
Usb-Rdb Territoriale
Comitato Cittadino Marco Simone
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