Il Sindaco Rubeis prosegue nelle sue mirabolanti esternazioni e persegue la via della polemica con le Associazioni del territorio che si battono per migliorare l'ambiente. Queste esternazioni sono straordinarie nei loro contenuti e ci lasciano stupiti, basiti e sconfortati.
Non vorremmo perdere tempo a polemizzare ed utilizzare il tempo del nostro impegno gratuito per discutere e confrontarci con l'Amministrazione sulle scelte per il futuro e per cooperare per attuarle. Ma il Sindaco si preoccupa di fare rivendicazioni, come quella di essere stato il primo ad aver presentato il ricorso al TAR contro l'impianto da 190.000 tonnellate.
Lo ha fatto 19/11/2010.
Nessuno mette in discussione il fatto che Egli sia stato il primo a presentare un ricorso contro
l'impianto da 190.000 t/a. E non è neanche sufficiente che lo faccia per ottenere un impianto da 140.000 t/a visto che la delibera del Consiglio Comunale parla di un impianto da 90/100.000 t/a ed in sede di Conferenza dei Servizi è stato combinato un immane pasticcio.
A titolo di informazione per il Sindaco facciamo un po' di cronistoria:
Gennaio 2007: le Associazioni presentano le osservazioni al progetto Co.La.Ri e ne richiedono la bocciatura evidenziando, tra l'altro, che
- l'impianto sarebbe stato costruito all'interno di un parco archeologico;
- la richiesta di trattare 190.000 t/a è esagerata rispetto alle previsioni di raccolta differenziata previste dalla normativa vigente;
- che esiste il problema dell'impatto ambientale dei trasporti da e per la discarica.
Gennaio 2008: le Associazioni depositano l'opposizione al Decreto Commissariale n.93/2007 in cui si prevede la realizzazione dell'impianto di trattamento rifiuti da 190.000 t/a integrato con una linea di trattamento della componente umida dei rifiuti domestici.
Novembre 2010, le Associazioni impugnano la Determinazione 1869/2010 che concede l'AIA all'impianto Co.La.Ri. Cosa ha fatto il Consigliere Rubeis tra il 2007 ed il 2008?
Se il Sindaco avesse letto attentamente il ricorso presentato dall'Amministrazione avrebbe scoperto che, a pag.5, c'è scritto:
“Tale impianto è stato approvato con decreto n. 93/07 che è stato oggetto di un ricorso al Tar Lazio (depositato l’11.1.2008 numero Reg. Gen. 304/2008) proposto da Legambiente ed altre associazioni ambientaliste locali, le quali si sono opposte e tuttora si oppongono alla realizzazione di tale impianto” e si sarebbe risparmiato una polemica inutile ed improduttiva su chi ha presentato per primo un ricorso per limitare la portata dell'impianto.
Lei è stato il primo ed anche l'unico che ha percorso la strada di regalare a Guidonia l'impianto di TMB invece di chiedere la chiusura definitiva della discarica dell'Inviolata. Nessuno le contesta questo privilegio.
Nel 2004 la maggioranza del Sindaco Sassano ha dliberato di ospitare un impianto di trattamento rifiuti nel comune. Nel 2010 la maggioranza del Sindaco Rubeis ha deciso di costruire l'impianto di trattamento e di perpetuare la discarica. Le Associazioni continuano a fare un'opposizione totale all'impianto e non mai avuto l'intenzione di fare un ricorso per avere un impianto più piccolo.
Il Sindaco ama le polemiche?
Sappiamo essere polemici anche noi.
Prima del comunicato-stampa di Legambiente Guidonia sull'argomento AIA CoLaRi e sui suoi contenuti regnava sovrano il silenzio assoluto.
Se non avessimo sollevato il problema il Comune non avrebbe potuto fare alcun ricorso.
Per chiudere questo argomento:
1) Nel Comune di Guidonia è iniziata la raccolta differenziata SOLO PERCHE' quelli che Lei chiama un centinaio di ambientalisti scalmanati hanno martellato la Giunta Lippiello. Non risulta che Lei, esponente dell'opposizione, abbia presentato mozioni o interrogazioni sull'inerzia di quella Giunta sul tema della discarica e dei rifiuti.
2) Il Suo ricorso è pagato con i soldi pubblici. Il ricorso delle Associazioni è stato pagato con i soldi sborsati da un gruppo di cittadini che si sono autotassati. Con tutto il rispetto per il Primo Cittadino c'è una differenza sostanziale tra le due azioni.
Qualcuno è libero di pensare che la responsabilità delle uscite finanziarie per spese legali legate al ricorso sia degli ambientalisti: se non avessero ficcato il naso nella Determinazione Regionale non ci sarebbe stato bisogno di fare opposizione!
Noi diciamo che se il Sindaco avesse semplicemente consegnato alla Regione la Delibera votata dal Consiglio Comunale tutto sarebbe stato più chiaro e semplice. (Le cose semplici sono noiose?) PLATANI.
Anche sui platani una polemica senza fine. Il Sindaco annuncia, il giorno della Festa Nazionale dell'Albero che farà la festa a 500 alberi piantati sul territorio comunale, inclusi i 100 platani di Via Roma. Che le nostre Amministrazioni non abbiano il concetto di patrimonio arboreo comunale ed abbiano decretato lo sterminio degli alberi lo abbiamo capito da molto tempo: molti atti e fatti lo testimoniano.
Un esempio macroscopico: nel autorizzazioni di apertura o continuazione delle attività di cava non ci sono prescrizioni per salvaguardare querce secolari e/o ulivi che, ci risulta, siano protetti da una legge del 1949. A Guidonia si possono abbattere tutti gli alberi fastidiosi, anche gli ulivi, senza formalità.
Che le foglie dei platani intasino le fogne, che i costi di spazzamento della strada e la manutenzione degli alberi siano alte (in rapporto alle spese per convegni, feste e fogli o spazi di comunicazione?), lo ha detto il Sindaco il 21 novembre 2010 ripetendo le giustificazioni
presentate da esponenti dell'Amministrazione di cui abbiamo fatto nome e cognome. Il tema degli alberi ecologici (!) e la motivazione dell'abbattimento dei platani non ce li siamo inventati noi. Tentare di attribuire a Legambiente, con “tagli non dichiarati e manipolazioni” del testo di un comunicato stampa, quello che il Circolo non ha detto è un esempio di disinformazione.
Che questa Amministrazione ami gli alberi ecologici (che sono alberi finti) è confermato, per iscritto, nelle “Linee programmatiche di mandato del Sindaco Eligio Rubeis e dell'Amministrazione Comunale – quinquennio 2009-2014”.
Il 1 dicembre 2010 il Sindaco ed il suo Ufficio Stampa, oltre a stravolgere le parole di Legambiente, hanno fatto un exploit comunicativo senza pari. In un sol colpo vengono evidenziate le conoscenze dendrologiche, la capacità di valutazione costi/benefici delle scelte gestionali, la creatività politica ed il sogno urbanistico:
- I platani non sono alberi adatti a dimorare in luoghi urbanizzati.
- Non verranno abbattuti ma espiantati e trapiantati in altro luogo.
- Sui platani deciderà una sorta di referendum itinerante.
- La rotonda di Piazza Baracca sarà il cuore della futura isola pedonale con panchine, aiuole floreali e spazi da destinare al tempo libero dei cittadini.
Al Sindaco (ma anche al suo Ufficio Stampa) rivolgiamo 4 domande a cui vorremmo una risposta:
- Dove ha letto che i platani non sono adatti a dimorare in luoghi urbanizzati visto che sono molto resistenti allo smog?
- Quanto costa l'operazione di espianto/trapianto/sostituzione e rifacimento dei marciapiedi?
- Perché non fa una sorta di referendum itinerante per chiedere quali sono le priorità per i cittadini di un comune che è, per i servizi, a livello di terzo mondo?
-Quando si realizzerà questa rivoluzione copernicana del traffico?
Via Roma, almeno due volte al giorno, si trasforma in una camera a gas. La larghezza della sua carreggiata non permette il doppio senso di circolazione e sosta su un lato della strada senza che si creino file e rallentamenti. Sono anni che chiediamo la soluzione del problema.
Se piazza Baracca diventa il cuore dell'isola pedonale si costruiranno delle sopraelevate per far transitare le automobili che circolano a Guidonia centro?
E gli 83 stalli di sosta a pagamento tra Via Roma ed il parcheggio della stazione?
Ci piacerebbe avere le risposte alle nostre domande e non reazioni scomposte e confuse: siamo ambientalisti e non esponenti del partito dei Verdi.
E siamo anche pacifisti. Non volevamo e non vogliamo fare polemica ma non abbiamo più guance da porgere per farci prendere (metaforicamente) a schiaffi ed i nostri orecchi sono stanchi di ascoltare la solita trita e ritrita demagogia delle amministrazioni guidoniane. E non siamo noi a fare discorsi demogogici.
Legambiente Guidonia
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