Cittadini & Salute
E intanto il 15 febbraio i cittadini di Palombara difendono il SS Salvatore occupandolo
Salvaguardare servizi, strutture, dare un senso ai finanziamenti le cui opere sono già in corso, rispondere ai cittadini che non rinunciano all’ospedale vicino casa e non sono persuasi dalla nuova logica di gestione sanitaria per cui avere diversi piccoli nosocomi sparpagliati nel territorio è sbagliato per la garanzia delle cure e per l’economia.
Tutte questo deve considerare Nazareno Renzo Brizioli il direttore generale dell’Asl RmG nel dare la quadratura del cerchio alla Polverini nel piano di ricollocazione delle realtà sanitarie da presentare entro il 28 febbraio.
In una delle aziende sanitarie più bersagliate da tagli (ospedale Palombara) e annunciate chiusure (ospedali di Monterotondo e Subiaco), quale è l’Asl RmG, la lotta riparte proprio da Palombara. Il Santissimo Salvatore uscito indenne dalle chiusure ospedaliere della Polverini dovrebbe cavarsela con diciotto posti per le lungo degenze e un reparto di medicina nucleare. Ma così l’ospedale perderebbe le caratteristiche proprie per diventare un presidio sanitario per casi cronicii e un ambulatorio diagnostico.
Ed è proprio qui che il direttore generale Brizioli è intervenuto inserendo 33 posti letto e il pronto soccorso in funzione tutto il giorno. Solo in questo modo il Santissimo Salvatore manterrebbe le caratteristiche di ospedale. Ma nulla è deciso in proposito. Il piano Brizioli relativo all’intera azienda sanitaria dovrà essere valutato da Renata Polverini che oltre ad essere presidente si è tenuta la delega alla Sanità nel governo della Regione Lazio.
La carta delle buone intenzioni di Brizioli chiaramente dovrà essere computata con le esigenze di rimodellamento di altri comparti come quello di Monterotondo e Subiaco che in quanto a voglia di lottare per preservare il proprio presidio sanitario non sono meno a Palombara.
Fonte: Cittadini & Salute
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