"Le elezioni si sa sono lo strumento democratico per antonomasia. E col sacrosanto diritto del voto arrivano anche le controindicazioni. Come per esempio la grande abbondanza di cellulosa che si spalma sui muri, sugli alberi, sulle pareti (abusivamente o no) delle nostre città." Queste sono le parole di Ferdinando D'Urbano di Guidonia che attualmente vive e lavora a Roma. Di professione fa il montatore video alla Rai e nel tempo libero realizza cortometraggi, documentari, spot, ecc... A Guidonia c'è il padre, Sergio che come dice Ferdinando "la vive, frequenta la città con i suoi problemi, le sue ingiustizie, i suoi spazi deturpati. E' da questo che nasce l'idea di "Cart Attacks!", un cortometraggio che abbiamo realizzato insieme, su questo territorio, per mostrare cosa succede alla nostra città quando lo strumento democratico è in procinto di manifestarsi nelle urne. I manifesti ci invadono e presto ci ritroviamo a vivere in un posto in cui non ne siamo più gli abitanti ma quasi soltanto spettatori di uno scempio, più o meno silenzioso,ricolmo di facce affisse lì, appese ai muri, che ci sorridono, ci ammiccano, ci scrutano con apparente immobilità."
Dalle pagine del nostro portale Ferdinando rivolge un invito "Amici di Guidonia Montecelio, volevo invitarvi a vederlo, "Cart Attacks!". Il mio cortometraggio, nato senza pretese da una folle idea di un padre e di un figlio, è in concorso in una rassegna di cortometraggi a Ravello, in provincia di Salerno, che ha istituito anche un "Premio Internet".
Vederlo e votarlo è semplice. Basta entrare in questa pagina VEDI il CORTOMETRAGGIO apprezzato, cliccare su "Mi piace" sotto al titolo "Cart Attacks!" entro il 10 Marzo p.v. Unica condizione: avere un account Facebook.
Grazie in anticipo per quanti ci regaleranno questo semplice ma prezioso clic. Al di là del concorso, lo spirito che ci ha spinto a realizzare il cortometraggio è che non possiamo prescindere da una cittadinanza attenta, vigile sui cambiamenti e sulle storture della società in cui viviamo se questa società vogliamo provare a cambiarla per renderla migliore. Il protagonista del corto può essere ognuno di noi, la sua vicenda rappresenta, volta in chiave paradossale, il tentativo di difesa del cittadino nei confronti del "brutto" e della mancanza di rispetto nei suoi riguardi e in quelli dell'ambiente che lo circonda. Non possiamo pretendere nulla da chi ci governa se siamo i primi a non renderci conto che il modo in cui siamo governati non ci piace. Così come vedere le nostre strade ridotte ad una discarica non è uno spettacolo di cui dovremmo restare indifferenti."
Ferdinando D'Urbano
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