Solo 162 le domande presentate per accedere alla graduatoria per l’assegnazione delle case popolari
“L’emergenza abitativa allora è solo frutto dell’immaginazione?”
Il precedente bando, rigettato poi dalla Regione, ne contava circa 600: che fine hanno fatto quelle famiglie?
<I conti non tornano. Qualcosa – dicono i consiglieri PD, Rita Salomone e Domenico De Vincenzi – non ha funzionato a dovere. I cittadini sapevano di dover presentare le domande il 15 settembre e che la precedente graduatoria è stata annullata?NO>
I conti proprio non tornano.
<Come è possibile – si chiedono i consiglieri PD, Rita Salomone e Domenico De Vincenzi – che il Comune abbia ricevuto finora solo 162 richieste di alloggi popolari da parte delle famiglie in difficoltà e senza casa?
Non è forse questo da legare al fatto che il “bando generale per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica destinata all’assistenza abitativa” è stato pubblicato ad agosto, quando l’attività politica è svolta ai minimi termini e quando, di conseguenza, i cittadini non si aspettano atti così importanti, e che è stato pubblicizzato in maniera insufficiente attraverso (pochi) manifesti e per di più di difficile lettura? Quanti, a questo punto, sapevano che c’era tempo fino al 15 settembre per presentare le domande per riuscire rientrare nella prima graduatoria per diventare assegnatari dei circa 20 appartamenti disponibili e che la precedente graduatoria è stata annullata?>.
Il Comune gioca con i bisogni delle persone per dimostrare di aver risolto il problema dell’emergenza abitativa?
<Doveva essere chiarito e comunicato a dovere che chi non avesse compilato le domande entro il 15 settembre automaticamente sarebbe stato inserito nella graduatoria successiva e che quindi avrebbe dovuto aspettare altri sei mesi>, ribadiscono i consiglieri.
Rita Salomone
Domenico De Vincenzi
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