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Parla la responsabile del centro antiviolenza, Lina Losacco. Molti gli interventi “di emergenza”, buona la collaborazione con le forze dell’ordine e la polizia municipale
Guidonia. Un mese è già passato dall’inaugurazione del Centro Le Lune, nato per la tutela e la prevenzione della violenza, di ogni genere, sulle donne. Abbiamo fatto un piccolo bilancio con la responsabile del Centro, Lina Losacco, dell’associazione Differenza Donna. Sono emersi temi importanti, resi ancora più significativi dall’avvicinarsi della ricorrenza della Festa della Donna, troppo spesso oggi un anniversario meramente libertino e commerciale, e lontano dall’essenza della sua nascita, cioè un giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne. L'8 marzo era originariamente una giornata di lotta, specialmente nell'ambito delle associazioni femministe: il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, e che tuttora continua a subire. “I servizi del territorio – ha spiegato la responsabile – hanno subito cominciato a fare riferimento a noi e al nostro centro per interventi e consulenze”. La Losacco ha poi rivelato come in questo ultimo periodo siano stati numerosi gli interventi di emergenza. “Ci siamo spesso recate agli ospedali, o nei posti di polizia, per dare alle donne un primo intervento di sostegno durante questi momenti difficili”. Sono proprio le denunce ai familiari il problema più grande per chi subisce violenza tra le pareti domestiche: spesso si prova disagio e vergogna, e questo porta molte persone a non effettuare la denuncia, o a farla con molto ritardo. Va detto, e questa è un buona notizia, che le forze dell’ordine del territorio, quelle poche che ci sono, danno una immediata risposta alle chiamate delle donne vittime di violenza, e che anche la polizia municipale della città sta dando il suo contributo. “Abbiamo trovato – ha continuato la responsabile – una situazione, come casi e percentuali, molto simile a quella di Roma. Ciò che mi ha colpito è la quantità di persone che vengono al centro spontaneamente, per parlare e confrontarsi, che spesso è quello che più manca alla donna vittima di violenza”. Con la responsabile abbiamo anche parlato della psicologia della violenza, che passa attraverso un’opera di isolamento della donna da parte del marito, o compagno, che fa in modo di tagliare tutti i legami più importanti. “Violenza fisica, psicologica, spesso anche economica: è una trappola dalla quale raramente la donna riesce ad uscire, perdendo in tal modo la motivazione a credere nel proprio futuro”. Violenza come realizzazione di un bisogno di controllo da parte del maschio aggressivo, che spesso non riconosce la sua “patologia”, riversando sulla moglie le proprie frustrazioni. Dall’altra parte, spesso la donna non denuncia le violenze per paura di intaccare la sacralità della famiglia. “La violenza – prosegue la Losacco – è violenza, anche tra le pareti domestiche: è ovvio che non va condannato l’uomo, ma il comportamento violento di sopraffazione nei confronti di un altro essere umano”. Proprio per sensibilizzare su questo tema, il centro sta intervenendo anche nelle scuole, per proporre laboratori sul bullismo e sulle sue cause. Sulla imminente Festa della Donna, la Losacco ha le idee piuttosto chiare. “Se questa ricorrenza deve essere un giorno per far valere i diritti delle donne, va ricordata tutti i giorni: la donna ha diritto di avere dei diritti”. Parole importanti, che vanno ripetute a tutte le ragazze, mogli, compagne, che subiscono giornalmente nelle case, nei posti di lavoro, per le strade. Solo con la consapevolezza e con l’aiuto di centri come “Le Lune”, si potrà venire a capo di una vera e propria piaga sociale. “Non è indifferente che Dio abbia realizzato il suo progetto per mezzo di una donna: essa possiede uguale dignità a quella dell'uomo”. Così dice il filosofo Leonardo Boff. Noi aggiungiamo che la dignità delle donne è decisamente maggiore rispetto a quella degli uomini. Per capirlo basta ascoltare le storie delle donne vittime di violenza. Scuotono la coscienza. Per quello che riguarda la Festa della Donna, domenica 8 marzo alle 18.30, nel locale di Villalba Zenzero, si terrà un incontro su “Il significato della ricorrenza nella società che cambia e le nuove sfide per il futuro”. Interverranno l’associazione “Fieramente Donne” e il centro antiviolenza. Yari Riccardi
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