Festa di Primavera 2006: prorogata sino a domenica 21 maggio la mostra “Omaggio all’arte americana” 10 Maggio 2006 Primavera del Botticelli L’esposizione “Omaggio all’arte americana” resta aperta al pubblico sino a domenica 21 maggio. La mostra, ospitata presso la Sala della Pace di Palazzo Valentini, è ad ingresso libero. Questi gli orari: da lunedì a venerdì dalle ore 9,00 alle ore 18,00. Sabato e domenica ore 9,00-13,00. La mostra propone aspetti significativi dell’arte americana del secondo dopoguerra, connotati da una adesione vitale, critica e originalmente rivoluzionaria al mondo dello sviluppo industriale e dei consumi di massa. “Omaggio all’arte americana” propone ai visitatori opere di Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Mark Tobey e Jasper Johns. Nel frattempo sino a lunedì 22 maggio prosegue presso il Complesso del Vittoriano – Sala Zanardelli, prosegue la mostra “Roma con gli occhi di Stendhal”. L’ingresso, gratuito, è dall’Ara Coeli tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 18,30. L’iniziativa rientra negli oltre seicento eventi organizzati dalla Provincia di Roma per la terza edizione della Festa di Primavera. La mostra dedicata a Stendhal rappresenta una preziosa occasione per conoscere meglio il grande artista francese già console di Civitavecchia, grande frequentatore della nobiltà romana, che visse intensamente il suo rapporto con Roma, fonte di ispirazione di alcune delle sue opere più importanti. La mostra si divide in tre sezioni: • Il signor console di Francia a Civitavecchia • La città di Roma • La campagna romana Va detto che l’Italia ha rappresentato per Stendhal uno dei punti di riferimento ideale. Sognò di vivervi il più a lungo possibile, esplorò città e campagne, conobbe persone, ascoltò buona musica, si innamorò. Amò molto Milano, ma fu appassionato conoscitore di altre città italiane. Roma la scoprì il 30 settembre 1811. Proveniva da Firenze e arrivò nella città dei papi attraverso la campagna laziale. Fu l’inizio di una assidua frequentazione della città, intensificatasi ancor più dal 17 aprile 1831 quando, Henri Beyle prese possesso del suo ufficio di console di Francia a Civitavecchia. L’esposizione allestita al Vittoriano consente una visione “stendhaliana” della capitale e della campagna romana, grazie al supporto di manoscritti in originale e dei testi di Stendhal dedicati a Roma e più in generale alla sua provincia, con una serie di dipinti coevi. Saranno inoltre evocate le amicizie e gli incontri di Stendhal, tanto come “turista” quanto come console di Francia a Civitavecchia. Nella “fase romana” della sua esistenza Stendhal incontrò personaggi come Antonio Canova, Gioacchino Rossini, Abraham Constantin, Bertel Thorvaldsen, i principi Caetani di cui fu grande amico, attori e cantanti. Si appassionò ai sonetti del Belli che gli aprirono una visione sugli usi e sui costumi del popolo del quale fu molto curioso, descrivendolo con affetto e ironia. Nella veste di console visse più intensamente il suo rapporto con Roma e i suoi personaggi, frequentando feste, salotti e teatri di cui ci ha lasciato testimonianza nelle opere in particolare Rome, Naples et Florence e Promenades dans Rome. Durante il periodo in cui Stendhal fu console a Civitavecchia, oltre alla frequentazione della nobiltà che più volte lo ospitò nelle ville della campagna romana, iniziò la stesura di una delle sue opere fondamentali, l’impropria autobiografia, cui diede il titolo di Vie d’Henry Brulard. Durante un suo soggiorno romano, Stendhal rintracciò, nella biblioteca Caetani, alcuni antichi manoscritti che gli permisero, quale fonte inspiratoria, di scrivere le Historiettes Romaines, ambientate nel XVII secolo, e Rome vers 1550.
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