Riceviamo e pubblichiamo
Che la questione dei rifiuti sia un grave problema comune a tutte le circoscrizioni è un fatto noto da tempo, le proteste dei cittadini e dei Presidenti di Circoscrizione sono più che legittime. Ma volendo risolvere il problema alla radice, non si può evitare di chiedersi se il budget che viene dedicato a tale servizio sia sufficiente a realizzare gli scopi che si prefigge. Nelle circoscrizioni, già da tempo, sono sorti movimenti organizzati (come il Comitato Montecelio o la lista civica Uniti per Setteville) che hanno posto la questione tra le priorità da affrontare con decisione. Ampi servizi sono stati ospitati dai giornali locali e non negli ultimi anni alle iniziative civiche tese a sensibilizzare gli amministratori su questo tema." Per il resto, anche in considerazione del vasto uditorio del tuo portale, credo che l'articolo sia una specie di "spallata" politica ben assestata.
Dall’analisi di questa situazione emergono essenzialmente due problemi principali che devono essere affrontati e risolti congiuntamente. Il primo è quello relativo alla evidente mancanza di volontà politica – manifestata negli ultimi anni - di dedicare, alla fornitura del servizio, le adeguate risorse finanziarie. Se infatti confrontiamo il rapporto esistente tra il numero complessivo dei cittadini residenti (compresa la popolazione “clandestinamente” residente) ed il budget annuale impegnato per questo servizio, oppure il rapporto tra estensione territoriale e risorsa finanziaria disponibile, ci accorgiamo che, rispetto alla stragrande maggioranza dei Comuni, ci troviamo in posizione enormemente arretrata. Il secondo riguarda l’efficienza del servizio. A parità di spesa, infatti, si possono conseguire risultati enormemente diversi in base alla capacità tecnica e organizzativa della ditta appaltatrice di tradurre la risorsa economica in servizio efficace. Che l’impresa ICI non rispondesse a questi criteri di efficienza era noto da tempo e oggi le proteste non si contano più. Ma il rispetto degli accordi tra l’Assessorato all’Ambiente e la ditta appaltatrice è sottoposto a monitoraggio e verifica da parte dello stesso Assessorato che, in caso di inadempienza della ditta, può attribuire demerito alla stessa, sfavorendone la possibilità di stipulare, in futuro, ulteriori contratti di appalto. Se si considera che, tra i primi atti amministrativi della attuale Giunta Comunale vi è proprio il rinnovo dell’appalto per il servizio di pulizia ad un raggruppamento temporaneo di impresa (R.T.I.) che include la precedente ditta appaltatrice, allora si capisce che anche il versante tecnico del problema ha radice politica. Per onestà intellettuale, ritengo perciò utile polemizzare costruttivamente con coloro che additano esclusivamente la ditta appaltatrice del servizio, perché in tal modo si può mancare di focalizzare il versante politico del problema, ovvero il luogo dove il problema nasce e, dunque, dove può essere risolto.
il Presidente del Comitato Montecelio Roberto Coccia
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