Dal Il Messaggero del 28 Luglio di Elena Ceravolo
Guidonia: le punte massime spesso di notte, quando non c’è traffico
Non sarebbe il traffico il maggiore responsabile dell'eccessiva presenza di polveri sottili nell'aria di Guidonia, tanto che in centro i valori più alti sono stati registrati spesso nelle ore notturne. Il dato emerge da uno studio - effettuato dalla Provincia sul territorio con l'ausilio di due centraline mobili - che in conclusione invita «l'amministrazione comunale a tenere costantemente sotto controllo i vari aspetti del problema e a prevedere sin da subito interventi mirati» sottolineando che «è importante tenere conto delle diverse sorgenti di emissione presenti sul territorio: non solo il traffico, ma anche le attività produttive ed industriali». Le centraline, attive da metà gennaio a metà aprile scorsi, sono state così organizzate: una è rimasta per tutto il tempo in centro, mentre l'altra ha fatto tappe di un mese nelle zone di Montecelio, Villanova e Setteville. L'esito è stato comunicato nei giorni scorsi. «I risultati di questo studio - spiega la relazione elaborata dal Servizio tutela aria ed energia dell'assessorato provinciale all'Ambiente - hanno evidenziato che i parametri ambientali più critici per il centro di Guidonia sono il biossido di azoto e le polveri sottili che in quattro mesi di monitoraggio hanno superato 14 e 25 volte i rispettivi valori limite a fronte dei 18 e 35 superamenti massimi previsti per un anno civile dalla normativa vigente. Gli episodi acuti sono stati riscontrati in un ben determinato periodo con picchi massimi nelle ore notturne per cui essi sono senz'altro da attribuire ad emissioni diverse dal traffico autoveicolare». «Le polveri sottili - continuano le conclusioni - hanno superato in un mese di monitoraggio il valore limite anche nell'area di Villanova con livelli di concentrazione nel corso della giornata costantemente prossime al limite per cui anche in questo caso il fenomeno è probabilmente da attribuire alle emissioni diffuse da attività produttive locali». Più tranquilla la situazione di Montecelio e Setteville: nessuno sforamento da Pm 10 nel primo caso ed uno solo nel secondo. Tre sono, in conclusione, secondo gli espertia, gli aspetti più significativi della complessa situazione: «Un inquinamento atmosferico diffuso derivante dalle emissioni del traffico autoveicolare che interessa tutti i centri a più alta densità abitativa; fenomeni di trasporto di biossido di azoto e Pm10 in condizioni di stabilità atmosferica nell'area del centro di Guidonia attribuibili non al traffico bensì ad emissioni localizzate; un inquinamento nell'area di Villanova superiore o prossimo al valore limite dovuto al traffico autoveicolare e soprattutto ad emissioni diffuse di attività produttive locali». «Un'opera ben fatta - è il commento allo studio dell'assessore comunale alla Qualità dell'aria, Giovanni Polucci - che dà già indicazioni di lavoro su come procedere. Va però completata raffrontando e incrociando i dati emersi con le emissioni industriali e con i rilevamenti Arpa. Mi aspetto dunque l'integrazione di questo studio per poter illustrare il tutto alla cittadinanza in un convegno che questo assessorato organizzerà per fine settembre. Illustreremo lo studio completo e le ipotesi di lavoro».
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