Definiremmo la storia della Piscina Comunale di Collevede, come una di quelle che ci raccontano quotidianamente quei programmi di denuncia degli sprechi che vanno in onda sulle reti nazionali.
Una di quelle storie che fanno riflettere sulla necessità da parte delle amministrazioni locali di una gestione delle risorse che tenga conto del fatto che i fondi utilizzati per la realizzazione di progetti “infiniti” provengono dalle tasche dei cittadini! Il primo stanziamento di fondi per la realizzazione della piscina comunale a Colleverde risale al 2002 con ben 1.356.342,38 euro alla società all’ATI DORICO S.p.A incaricata della realizzazione ; nel 2008 per l’estrema lentezza nei lavori ed il relativo accumulo delle penali , hanno portato all’inadempienza e seguente rescissione del contratto stesso.
Da qui , una serie di piccole società (di cui conosciamo i dati) sono state incaricate una dopo l’altra ad occuparsi del servizio di guardianeria, del completamento della recinzione , di impianti intrusione , che avevano lo scopo di limitare i danni procurati dalle continue ruberie ed episodi di vandalismo. I servizi suddetti, sono stati abbondantemente retribuiti dalla nostra amministrazione che a suon di migliaia di Euro non ha mai ottenuto il risultato per cui ha impegnato tali somme ….
Il 19/10/2009 veniva eseguita nuova gara di appalto ed i lavori venivano aggiudicati alla TREVI Iniziative Immobiliari srl per un importo netto di euro 351.521,29importo già compreso nell’importo principale; alla fine del 2010, dopo una serie di varianti al progetto e alla recinzione, l’impianto sembrava finalmente pronto per il collaudo. Il condizionale è d’obbligo perché nel momento in cui le vasche vengono riempite, si rilevano cospicue perdite d’acqua dalle pareti. Eppure un direttore dei lavori esisteva così come un collaudatore, ma ovviamente i danno vengono ascritti alla prima società l’ATI DORICO S.p.A , quella con cui il contratto era ormai rescisso. Ottima soluzione!
Quindi a fine 2012 l’amministrazione comunale provvede ad un altro stanziamento di fondi, per la sistemazione dei danni ….. ma tra il 07/12/2012 ed il 29/01/2013 a seguito di sopralluogo da parte di alcuni tecnici del comune vengono riscontrati dei gravi danni anche alle strutture, impianti elettrico e impianti tecnologici in genere!
A questo punto l’Ufficio Sport che nel frattempo ha acquisito la gestione dell’impianto emette una determina per affidare incarico ad un tecnico specializzato per una nuova valutazione dei danni e redigere l’ennesima perizia di variante per la sistemazione degli stessi per poi procedere all’appalto del quale non si conosce ancora l’importo.
Vogliamo contabilizzare il costo totale dei lavori durati quasi 10 anni per una piscina ancora inutilizzabile? 2.500.000 euro a cui aspettiamo di aggiungerne altri per la nuova valutazione dei danni.
La nostra conclusione è che questi sono tempi in cui ognuno dovrebbe assumersi le proprie responsabilità specialmente le amministrazioni locali che hanno l’obbligo di gestire i fondi a propria disposizioni per progetti a favore della comunità e non a vantaggio di improbabili imprenditori incapaci di portare a termine i compiti assegnati. La superficialità dei dirigenti pubblici è in questi casi aggravata dal fatto che si gestiscono risorse della comunità , la quale in questo momento ha un estremo bisogno di essere ”sostenuta” anche economicamente e non “danneggiata” con la promessa di opere che non si è nemmeno in grado di portare a termine.
Lista civica Guidonia Montecelio "Il Faro"
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