 E' stato un evento unico, straordinario e tanto atteso da tutta la cittadinanza quello di Sabato 29 Giugno a Montecelio, protagonisti l’arte e la cultura. La Rocca medievale, chiusa al pubblico da oltre 10 anni , ha riaperto i suoi cancelli, grazie al lavoro e al sacrificio dei volontari del movimento civico Il Faro in collaborazione con la Proloco di Montecelio, Gruppo Archeologico Latino “Latium Vetus” Sezione Cornicolana e la Stanza dell’Arte di Augusta Stazi.
La festa è iniziata sin dalla mattina di Sabato nella piazza principale del paese dove è stata organizzata una mostra/concorso di pittura dal tema “Emozioni e sentimenti attraverso la pittura”. Numerosi e di spicco gli artisti che hanno partecipato all’iniziativa (più di 50!) ed hanno letteralmente “invaso” la scalinata di Via Servio Tullio rendendola incantevole e surreale, tant’è che più passanti hanno esclamato <Sembra di essere a Via Margutta!>. Le vincitrici del concorso sono state: Claudia Tossici per la giuria popolare e Mara Lautizi per la giuria tecnica, premiate ciascuna con una somma di € 300,00 per un totale di 600,00 euro offerti da Il Faro.
L’incantesimo si è ripetuto nel primo pomeriggio con la tanto auspicata riapertura della Rocca. Bambini e ragazzi hanno finalmente potuto alzare al cielo i loro aquiloni… un mescolarsi di colori, sorrisi e divertimento ha animato la Rocca fino al tramonto! <Un’emozione unica.. – ha affermato Sebastiano Cubeddu presidente de Il Faro - …vedere tanti bambini, ragazzi ed adulti cimentarsi e divertirsi con il volo degli aquiloni nella ricerca di quell’altezza che è prima di tutto Altezza dello Spirito!.
Sempre i bambini, protagonisti della gara di pittura “Coloriamo la Rocca di Montecelio”, si sono cimentati nella realizzazione di un disegno! E per finire, pane e cioccolata per tutti!!
Alle 19:15 è iniziato il Dibattito su aspetti culturali, storici o di sviluppo locale, dal titolo “Il valore intrinseco della cultura: problemi e prospettive culturali nell’area metropolitana”. Ad intervenire la Prof.ssa Maria Sperandio, del Gruppo Archeologico, che ha parlato dell'importanza dei documenti conservati nell'archivio storico comunale - privo di sede propria e temporaneamente conservato a Guidonia, insieme all'archivio corrente - con l’intento di ridestare l'attenzione dei monticellesi su questa inesauribile fonte che alimenta la ricostruzione della nostra storia comunitaria e sulla necessita che esso torni presto a Montecelio e sia accessibile agli studiosi. L’Archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Zaccaria Mari ha ripercorso la storia della Sezione Cornicolana e sua personale, come socio fondatore operante dal 1972. Dalla collaborazione con la Sezione è nato un volume della “Forma Italiae” (la carta archeologica d'Italia), che comprende buona parte del Comune di Guidonia Montecelio, strumento indispensabile per effettuare qualunque pianificazione urbanistica. Dopo aver descritto la densità degli insediamenti agricoli e di villeggiatura nel nostro territorio nel corso dell'età romana, ha citato il caso della Selciatella, suggestivo tratto della "via vecchia di Monticelli" sul percorso dell'antica via Tiburtino-Cornicolana, che si vorrebbe trasformare in una trafficatissima camionabile al servizio dell'Unicem nonostante la densità delle presenze archeologiche documentate.
Filippo Greggi, autore di varie opere dialettali, con il suo intervento sull’importanza e la valorizzazione del dialetto monticellese; Sergio Fedeli direttore artistico del Centro Artistico Teatrargo;Eginaldo Giansanti autore di vari testi sulla storia della città di Guidonia e del suo aeroporto ed il Prof. Eusebio Ciccotti preside del Liceo Scientifico “E. Majorana” che ha sottolineato l’importanza di promuovere “a ventaglio” opportunità ai giovani studenti perché sappiano crescere tra passato, presente e futuro.
La serata ha offerto uno splendido spettacolo della band Animesalve, che in una cornice esclusiva e suggestiva ed in via del tutto gratuita in favore dell’evento, hanno eseguito i brani più belli di Fabrizio De André , regalando ai presenti emozioni uniche ed irripetibili.
Saper trasmettere emozioni indelebili e valorizzare il nostro territorio è il segreto di questo movimento civico condiviso appieno dalla Proloco di Montecelio e dalle altre associazioni che hanno creduto e collaborato affinché questo sogno diventasse realtà, andando oltre i “pregiudizi politichi” e le critiche sterili sollevate, inopportunamente, da qualche invidioso, indifferente alla valorizzazione di Montecelio e preoccupato soltanto di vedere incrinato il suo prestigio e la sua influenza sulla scena locale. A questi signori rispondiamo: <ADDESSO FATELO VOI QUELLO CHE ABBIAMO FATTO, SENZA RICEVERE ALCUN CONTRIBUTO FINANZIARIO DAL COMUNE>.
Crediamo che questo sia solo il primo passo di una lunga strada intrapresa da Il Faro con le associazioni locali, tutti accumunati da una fiamma incredibilmente viva, che accende e illumina la nostra voglia di futuro per il nostro territorio e per i nostri figli.
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