 Il manifesto curato dall'Assessorato Ambiente e Parchi - firmato dall'Assessore Di Palma e dal Sindaco Rubeis -, che glorifica le “magnifiche sorti e progressive” della raccolta differenziata dei rifiuti urbani sul territorio comunale, è una sintesi della Campagna sì ma di baggianate, disinformazione e bugie che nascondono un sostanziale fallimento del servizio così com'è concepito ed effettuato.
I dati riportati in manifesto parlano di 22,19 kg/mese pro capite di rifiuti per il 100% cittadini di Guidonia Montecelio nel 2012 (equivalenti a 266,28 kg./anno pro capite). L'ISTAT d'altra parte ci dice che, nel Lazio, sono stati prodotti 582,10 kg pro capite. Evidentemente, i 316 kg/anno mancanti all'appello indicano, per il previdente e buon amministratore Comune guidoniano, un virtuoso e verticale calo dei consumi e quindi dei rifiuti per ogni cittadino/produttore di circa il 60% del totale regionale...
Poiché non crediamo a questa versione dei fatti - troppo fantasiosa, utopica e radicale - la verità è sicuramente un'altra: i cittadini che non differenziano i rifiuti gettano giornalmente e semplicemente il sacchetto a Fonte Nuova, a Roma, a Tivoli, dove la RD non si effettua!
Altro dato facilmente contestabile è quello riferito alla frazione organica dei rifiuti conferiti alla RD comunale. Ben il 39,6% (equivalente a circa 108 kg/anno pro capite, secondo i dati comunali) viene raccolto, casa per casa, e portato a decine o centinaia di km dal luogo di produzione, tanto che, a fronte di un'azione virtuosa (la differenziazione familiare), il costo di smaltimento è altissimo: 992.000€/anno ed il beneficio semplicemente non c'è (tra le entrate non figura)... Al contrario, la frazione organica, se ben differenziata a monte (cioè in casa), può generare il cosiddetto compost di qualità, facilmente vendibile sul mercato dopo un trattamento aerobico inodore, in un impianto di proprietà comunale. Cosa ne è delle compostiere da giardino che permetterebbero ad una buona percentuale di famiglie di smaltire l'organico nel proprio terreno, con positiva ricaduta ambientale e ristoro economico?
Se poi si analizzano i costi dell'intero servizio (11.729.659,00€ nel 2012), balza agli occhi la contraddizione di una raccolta “porta a porta” così virtuosa – secondo gli enfatici e gloriosi proclami comunali – ma anche così gravosa sul bilancio pubblico di Guidonia Montecelio. Le entrate del servizio di differenziazione rifiuti (carta e cartone 90.000€, plastica e metallo 139.000€, indumenti 11.000€) sono inequivocabilmente risibili!
E' d'altronde vero che l'indifferenziato - il 30% dei rifiuti dei guidoniani - ha un costo relativo (1.258.000€/anno), in quanto è compensato, come si sa, dal “ristoro” (1.189.000€/anno, ma 36.546.146,00€ in totale sugli ultimi venti anni) riconosciuto al Comune di Guidonia Montecelio come territorio ospitante della discarica dell'Inviolata. Per cui, all'Amministrazione costa poco o niente in termini economici il conferimento in discarica, ma questa “opportunità” non è trasformata in attività a favore dell'ambiente, della salute dei cittadini, del Parco dell'Inviolata, ma va a compensare l'enorme deficit accumulato da un servizio estremamente inefficiente, economicamente fallimentare, male organizzato, ad onta dell'ottima disponibilità di buona parte della popolazione verso la RD “porta a porta”.
In calce al manifesto comunale sulla RD, si legge: + occupazione, + servizi = + costi. Niente di più falso. Molti Comuni italiani o esteri hanno trasformato la raccolta differenziata in opportunità economica e, a fronte di maggiori oneri (cresce il numero degli addetti, dei mezzi dedicati e degli impianti di trasferenza), la RD “spinta” ha dato frutti finanziari non trascurabili, soprattutto laddove c'è stata un maggiore coinvolgimento dei cittadini, un'equa ripartizione dei costi, una vendita oculata delle frazioni differenziate, un'azienda di raccolta rifiuti di proprietà pubblica, una trasparenza amministrativa, una tariffa “puntuale”, impianti non nocivi, un NO secco ad ogni ipotesi di discarica, di combustione, di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti.
Il fallimento del servizio rifiuti di Guidonia Montecelio vien di lontano e mira in modo esplicito a favorire le tasche di pochi privati e gli impianti nocivi per il territorio e i suoi abitanti.
CRA di Guidonia
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