Giovedì 27 Marzo mattina al palazzo municipale di Guidonia si è tenuta l’ennesima riunione di una farsa che va avanti dal 28 gennaio, questa volta erano assenti ingiustificati la Provincia di Roma e la Regione Lazio (anche se rappresentata obtorto collo dal commissario straordinario dell’Arpa avv. Carruba).
Ai dati incontrovertibili delle analisi effettuate dall’Arpa sulle acque dei 18 pozzi spia posti intorno alla discarica, di cui tre tra i più inquinati all’interno del Parco Naturalistico Archeologico dell’Inviolata, non si è arrivati ad alcuna decisione in merito all’entità del rischio e soprattutto alla predisposizione di un piano di bonifica e recupero dell’area inquinata. Anzi si è deciso di prorogare di ulteriori tre mesi la decisione per permettere alla Ecoitalia 87 di colmare le lacune presenti nei
loro documenti invece che prendere atto della politica dilatoria dei responsabili dell’inquinamento delle falde e imporgli la bonifica con inizio immediato dei lavoro.
Il sindaco ha concordato con l’Arpa ed Ecoitalia 87, mentre la ASL non si è affatto pronunciata nel merito, rendendosi complice di un ulteriore slittamento di qualsiasi operazione di ripristino del territorio.
C’è da dire inoltre che i Sindaci, commissari e funzionari, presenti al tavolo della conferenza dei servizi, si rimpallavano le proprie responsabilità, un po’ perché difettano di esperienza in tema bonifiche in quanto mai realizzate, cosi come succede da anni Italia ed anche perché - e questo va detto a gran voce - le leggi e normative in materia di bonifiche sono veramente vergognose tanto che sembrano fatte apposta per difendere gli interessi di chi inquina e non gli interessi della salute pubblica e dell’ambiente.
Ma i cittadini di questo territorio non ci stanno e, mentre una delegazione dei comitati poneva fortemente il problema sul tavolo della Conferenza, in 1000 davano vita ad un combattivo corteo che dalla piazza del Comune attraversava tutto il centro cittadino per poi ritornare al Comune dove hanno concluso la manifestazione apprendendo, al termine della Conferenza, dai propri delegati le deludenti conclusioni della stessa.
Questo però non ha smorzato la determinazione dei comitati e dei cittadini rispetto ad una battaglia anche di civiltà per opporsi ad un degrado del territorio la cui responsabilità va ricercata nelle lobbies affaristiche e nella corruzione dei politici al loro servizio e non più al servizio dei cittadini.
La manifestazione si è sciolta dandosi appuntamento per una prossima assemblea pubblica che faccia il punto sulla situazione e fissi ulteriori iniziative di lotta.
Comitato per il Risanamento Ambientale Guidonia Montecelio
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