Si chiude con la presenza del ministro alla cultura Dario Franceschini la campagna elettorale del centrosinistra a Guidonia. L'evento, che si è svolto nella splendida cornice della tenuta Sant'Antonio di villa Cornetto, è stato introdotto dal giovane Roberto Fedeli che ha dato un importante contributo alla parte del programma elettorale dedicata alla cultura. "Grazie a questa campagna elettorale ho riscoperto l'importanza di parlare con la gente e di capire che anche la cultura è importante per una società - ha esordito il candidato sindaco Domenico De Vincenzi -. Per questo motivo mio programma elettorale ho voluto inserire la proposta dei giovani, una serie di iniziative importanti e realizzabili che, come diciamo ormai da mesi, può cambiare colore alla nostra città, una città che ha un potenziale enorme, trascurato finora dall'amministrazione di centrodestra che, per cinque anni, ha penalizzato i cittadini, non li ha ascoltati, non ha capito che investire sulla cultura era meglio che investire sulle discariche o sulle rotatorie. Noi questo non lo faremo, governeremo a 360 gradi, intervenendo in ogni settore della vita pubblica e "approfittando" delle iniziative messe in campo dal governo nazionale per offrire nuove opportunità al territorio. Penso, così, ai 3 milioni di euro stanziati per i Comuni che svolgono attività culturali nelle periferie oppure all'ultimo decreto legge che offre incentivi fiscali alle donazioni di privati a favore della cultura. Una buona amministrazione - ha concluso De Vincenzi - deve fare questo, deve sapersi agganciare alle attività del governo nazionale, specie quando questo governo è nelle mani di un uomo giovane e in gamba che vuole rivoluzionare il Paese creando una solida sinergia proprio partendo dai Comuni". "Siamo nel pieno di una rivoluzione culturale negativa che ha stravolto la gerarchia dei valori - ha dichiarato il ministro Franceschini -. Ogni economia nazionale deve investire su quello che ha di più forte, nel nostro caso la cultura, la storia, il patrimonio e l'identità ci obbligano a investire sulla cultura. Noi siamo il quinto paese turistico del mondo, eravamo il primo. Altro che con la cultura non si mangia. Come governo lo stiamo facendo, ma è delle amministrazioni comunali che abbiamo bisogno per far rinascere il nostro Paese. Abbiamo immaginato e predisposto una serie di iniziative che porteranno al recupero di un patrimonio demaniale immenso con una misura semplice che prevede di affidare la gestione a cooperative di giovani per iniziative di carattere culturale. È sui contenuti - ha concluso Franceschini - che facciamo la nostra battaglia politica perché è sui contenuti che la gente, gli elettori possono scegliere cosa è meglio per il Paese".
Ufficio stampa Domenico De Vincenzi
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