"Un’Amministrazione "familiare". Perchè Guidonia Montecelio non finisce mai di stupire (purtroppo) e il “secondo tempo” reclamato dal sindaco, l’architetto Rubeis, sforna una compagine di centrodestra con qualche genitore in Giunta e qualche figliola in Consiglio comunale - dichiara Rinaldo Bertini, vice presidente dell'associazione "La Città" -. Legittimo, non legittimo? Non è questo il punto. O, almeno, non è solo questo. E’, però, a nostro avviso, quanto meno inopportuno. Che è cosa differente, evidentemente. Nonostante qualche consigliere di maggioranza si avventuri in improbabili disquisizioni che mascherano, invece, soltanto imbarazzo. Il Palazzo versione “Mulino Bianco” si qualifica per quello che è e per quello che è stato nel “primo tempo”: litigioso fin dalle prime battute e con "spaccature" dichiarate (in aula consiliare e sui mass-media) tra le fila di Forza Italia. Che siano necessari i tempi supplementari, parafrasando lo slogan coniato dai creativi dell'architetto? Certo è che il Municipio marca una distanza siderale dalla città reale, mentre la politica si avvita, mestamente, su se stessa. Fuori dalla “cittadella del potere” - conclude Bertini -, dal nostrano "cerchio magico", intanto, cresce il malcontento, la disoccupazione dei giovani e di quanti hanno i capelli bianchi, lo scoramento delle famiglie che non ce la fanno a tirare avanti".
Ufficio stampa Rinaldo Bertini
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