Sant'Angelo Romano si lancia nella nuova urbanizzazione del territorio, grazie all'applicazione della legge regionale 28/80. In tal modo, un territorio che ha già subito un pressante incremento demografico, riuscirà a frenare l'inserimento di nuovi residenti, fino a massimo 800 in dieci anni. Chi vorrà diventare cittadino di Sant'Angelo non dovrà farlo acquistando terreni agricoli e costruendo improvvidamente, come e' avvenuto in passato, ma lo farà secondo un piano urbanistico già definito. "Mi sono assunto dal 2010 questo impegno - afferma Claudio Carolini, assessore all'Urbanistica e vice sindaco - e lo farò costantemente e quotidianamente finché la Regione non lo approverà. Per me non è un peso ma un onore lavorare per il comune in cui sono nato e farlo per migliorare i servizi e il territorio. In fondo era una richiesta pressante dei cittadini quella di regolarizzare le perimetrazioni, e io non ho fatto altro che accoglierla e dare un contributo fattivo. Tutti coloro che ammoniscono erroneamente come questa legge 28/80 sia una colata di cemento, non hanno mai fatto niente prima del 2009, quando si stava svendendo il territorio rilasciando concessioni "ballerine", senza nessun controllo".
> L'impegno personale del vice sindaco e dell'amministrazione Domenici non si ferma comunque qui. "Essendo Sant'Angelo l'unico comune dell'hinterland che non ha un piano di attività produttiva - conclude Carolini - grazie ad una variante normativa, riusciremo a ridare vita a questa area, dove si potrà insediare anche un circuito artigianale e commerciale non inquinante e non molesto, favorito dalla vicinanza al casello autostradale di Guidonia. Dal 1991 nessuno si era preso la briga di occuparsi di questo rivoluzionario progetto, oggi fondamentale per la nostra cittadinanza"
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