Martedì 7 novembre, una folta rappresentanza di cittadini dell’area di Guidonia Montecelio, insieme al coordinamento delle Associazioni Locali, si è recata alla Regione Lazio, dove era in corso l’ultimo tavolo delle trattative, che determineranno entro la fine anno le scelte relative al sistema della gestione regionale dei rifiuti. Durante la chiassosa e variopinta manifestazione, tenutasi davanti ai cancelli della Regione Lazio, una delegazione è stata invitata ad entrare dall’Assessore regionale all’Ambiente, Filiberto Zaratti. I delegati, ricevuti dallo stesso Zaratti e dal vicecommissario alla gestione dei rifiuti, Stefano La Porta, hanno ribadito fermamente il dissenso all’intenzione di prorogare ulteriormente l’attività della discarica dell’ATO 2, ubicata all’Inviolata di Guidonia, da vent’anni insidia e minaccia per un’area archeologica di elevato interesse naturalistico, il Parco dell’Inviolata (L.R. 22/96), tra l’altro unico potenziale polmone verde del comune guidoniano, investito da una situazione di criticità ambientale ormai più volte provata dai vari organi competenti. E’ stata anche presentata ampia documentazione, tra cui una recentissima relazione, firmata da oltre 60 medici di zona, che attesta la gravità della situazione sanitaria locale e che verrà divulgata al più presto a tutta la cittadinanza. La delegazione ha ricevuto risposte che porterebbero a pensare a un’intenzione della Regione a non far gravare su Guidonia nel prossimo futuro il peso dello smaltimento dei rifiuti, sia per quanto riguarda l’utilizzo della discarica dell’Inviolata “ormai, dice La Porta, destinata alla chiusura e alla bonifica”, sia per l’eventuale candidatura a sito che ospiti un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti, come sottolinea l’assessore Zaratti, “non auspicabile in un territorio da risanare, come Guidonia, il comune più inquinato del Lazio ”, anche se, ha continuato La Porta “non sono stati ancora definiti i siti che nel territorio regionale ospiteranno definitivamente tali impianti”. E’ stato obiettato che queste restano naturalmente solo parole fino alla presentazione ufficiale del Piano Regionale Rifiuti che avverrà entro l’anno e che di promesse non mantenute i cittadini di Guidonia ne hanno ricevute parecchie negli ultimi venti anni. Soprattutto in considerazione del fatto che, in un anno di trattative, non c’è stata alcuna pressione da parte dell’Amministrazione comunale di Guidonia Montecelio, nell’indirizzare le scelte regionali verso il “risanamento ambientale” del nostro territorio, è stato ricordato che il Sindaco del Comune ha più volte ribadito il suo parere favorevole alla chiusura della discarica, ma anche la sua disponibilità nel continuare a “trattare” i rifiuti dei 50 comuni dell’ATO, nel NOSTRO territorio, candidando Guidonia a rimanere per sempre la “Città della Monnezza”. In ragione di ciò, l’Assessore Zaratti ha proposto formalmente ai manifestanti di istituire un tavolo “ambientale” tra Regione, Comune di Guidonia ed associazioni e comitati, al fine di pianificare insieme il risanamento ambientale del territorio. Altra notizia da ritenere certa e positiva è stata quella di apprendere formalmente che la proposta di riduzione dei confini dell’area protetta dell’Inviolata, promossa dalla precedente Giunta Storace, non abbia compiuto il percorso completo per definirsi valida (non è stata approvata in Consiglio regionale), per cui i confini attualmente riconosciuti restano quelli tracciati al momento dell’istituzione del Parco.
Comitato Cittadini e Associazioni Locali
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