Il 20 settembre alle ore 18,30, al castello di S.Angelo Romano è previsto il seminario dal tema: “ Energie alternative e sicurezza del territorio” con il patrocinio della Provincia e del Comune. Sono stati invitati 18 sindaci e i loro vice della zona del Nord Est oltre agli assessori e consiglieri provinciali e regionali insieme a industriali, professori universitari e uomini di cultura. Nelle sale del maniero sarà possibile toccare con mano diversi impianti, macchine e strumenti, funzionanti, frutto della produzione della Imeltel che ha organizzato l’evento. La Imeltel è una consolidata realtà imprenditoriale sorta nel ’94 e che da tre anni opera nel territorio santangelese, nota per i risultati e le applicazioni attraverso ricerche, studi e sperimentazioni in: automazione, sicurezza, impiantistica, metalmeccanica e fotovoltaico. “ L’incontro – come l’ha definito il titolare, Enrico Gentili, non sarà un vorticoso giro di parole ma si potranno toccare con mano i nostri prodotti. Si potrà sentire la leggerezza di cella fotovoltaica, capirne il funzionamento, il costo l’applicazione e chiedere anche un finanziamento personalizzato a tasso zero o fino a dieci anni per duecentomila euro a privati e imprese per contribuire alla produzione di energia pulita e rimborsabile, abbattendo l’emissione di anidride carbonica. Sarà possibile toccare un palo di pubblica illuminazione o muovere al computer una cinepresa che a tre km indica chiaramente una marca della sigaretta che si sta fumando. Oltre a tante altre ideazioni coperte anche da brevetti. Un patto tra i cittadini le Istituzioni e la natura può e deve ripristinarsi se non si vuole impoverire ulteriormente le risorse primarie della Terra. Ci sono uomini, mezzi, strumenti e tecnologie pronte, capaci di migliorare la qualità della vita e rispettare il protocollo di Kyoto. Fondamentale per la rivoluzione energetica che ci apprestiamo e l’offerta di sicurezza tanto richiesta dai cittadini sono gli atteggiamenti culturali all’approccio frutto di informazione e l’apporto sensibile di aver toccato con mano quello che fantascienza non è più”.
|