COMMENTO Futuri terrestri Bambini e ragazzi, i “terrestri del futuro”, con il loro entusiastico impegno inviano un messaggio al distratto mondo degli adulti. Chi sa coglierlo, può prevedere, in cuor suo, che nel tempo molte cose cambieranno. Chi invece crede che il mondo dei bambini sia popolato solo da fiabe o sciocchezze e non sa riconoscere i mutamenti in atto nella coscienza sociale è destinato a comprendere sempre meno il mondo che lo circonda. Trasversalimo parziale Tra i volontari più attivi di “Puliamo il Mondo” svoltosi a Montecelio c’erano anche alcuni consiglieri circoscrizionali appartenenti a partiti politici antagonisti, a conferma dell’universalità della questione ambientale e la sua sovraordinazione rispetto alle beghe politiche. Bisogna anche registrare che ci sono molti amministratori che ancora credono di esaurire il loro compito sociale ed istituzionale presenziando alle sedute di consiglio (o alle “riunioni di partito”) e che disertano le forme di partecipazione costruttiva per la società in generale e per la nostra realtà locale in particolare. Ma per fortuna sono sempre meno e più isolati culturalmente da chi sceglie di agire “sul campo” con i suoi concittadini, bambini ed anziani, per il paese presente e futuro. Istruzioni per l’eredità. La crescita dei danni ambientali in tutto il pianeta ci fa prevedere che quando i nostri figli saranno adulti erediteranno problemi più grandi di quelli che affrontiamo noi oggi. Per questo hanno bisogno adesso di essere equipaggiati di strumenti per fronteggiare il futuro. E il nostro esempio dovrebbe mostrargli anche come sia possibile, per una giusta causa, giungere a grandi convergenze costruttive, o come sviluppare e rinforzare la capacità di cooperare. Per perdere questa occasione, durante la giornata del 7 ottobre, purtroppo, a molti degli adulti è bastata la “vergona” di dover pulire la strada. Il divario tra costoro e le generazioni successive in certi casi sembra già incolmabile.
Comitato Montecelio
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