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Home » News » Piano Urbanistico Comunale di Guidonia Montecelio comunicato stampa del CRA

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Da pochi giorni è stato approvato dalla Giunta municipale di Guidonia
Montecelio lo “Schema preliminare di nuovo Piano Urbanistico Comunale di
Guidonia (PUCG)” e, vista la pressoché totale (e voluta) mancanza di dibattito tra
la popolazione interessata a tale manovra, il CRA di Guidonia avverte la necessità
di fare il punto della situazione riguardante la pianificazione del territorio.
Da una prima valutazione, la proposta di PUCG appare fortemente negativa,
a causa del suo impatto che stravolge – ancora una volta – il territorio comunale.
Infatti, più che fare proposte di riassetto territoriale dotando di servizi tutte le aree
carenti, il PUCG accoglie una lunga serie di questioni poste essenzialmente dalla
“committenza” (il Documento di Indirizzo del Consiglio comunale), anche se tiene
necessariamente conto della situazione de facto (rilevazioni col metodo GIS) o di
quella derivata dal nuovo Piano Territoriale Provinciale Generale (PTPG) in via di
approvazione in Consiglio provinciale.
Le questioni più rilevanti sono rappresentate dalla previsione di incremento
abitativo, dalla “rete ecologica” , dal sistema di mobilità e delle infrastrutture,
dai nuovi insediamenti produttivi. Accanto a ciò, il preliminare di PUCG avverte
che, comunque, si dovrà, nel prossimo futuro, pianificare il territorio tenendo
conto della “Città tiburtina” (agglomerato urbano di Tivoli-Guidonia) e delle
grandi direttrici regionali di collegamento nord-sud ed est-ovest, che vanno ad
interessare direttamente il quadrante ad oriente della Capitale.
Incremento abitativo
Dallo studio storico dell’andamento demografico nel territorio comunale di
Guidonia-Montecelio, il Preliminare di PUCG nota che, tra il 1991 ed il 2006,
l’incremento è passato da 48.818 abitanti ai 79.646, con un aumento medio annuo
di 2.055 abitanti. Si prevede quindi (ed il metodo utilizzato è estremamente
rozzo…) che nel 2017 ci saranno 24.000 nuovi residenti.
Inoltre, se si tiene conto che, a Guidonia, nel 2001, la media dei componenti
una famiglia era di 2,8 abitanti, mentre, negli ultimi anni, a Roma ed in provincia,
la media sta scendendo a 2,5 componenti per nucleo familiare, il fabbisogno di
appartamenti crescerà, arrivando ad almeno 3.984 nuovi alloggi da costruire
(!!!). Saranno quindi individuati dal nuovo PUCG i terreni agricoli da rendere
edificabili ed il suolo da destinare a servizi (verde e parcheggi, essenzialmente).
Le previsioni del PTPG, per quel che riguarda Guidonia-Montecelio, sono
invece differenti. Secondo i calcoli provinciali, l’incremento abitativo del territorio
guidoniano corrisponde ad un totale di 14.271 nuovi residenti nel 2015, tenendo
conto di un tasso alto di patrimonio abitativo inoccupato e quindi ben al di sotto di
quanto prospettato dai pianificatori comunali.
L’incremento abitativo, in entrambi i casi descritti, è comunque
“sofferto” dal territorio ed accettato come “evoluzione naturale”. Il terreno
agricolo ed il verde non antropizzato costituiscono il far-west da assaltare
per andare a conformare una nuova grande città residenziale (leggi
“dormitorio”) da almeno 100.000 abitanti tra dieci anni, in continuità con
Roma.

Mobilità ed Infrastrutture
Il Preliminare PUCG prevede il potenziamento ferroviario Guidonia-Roma,
con due nuove fermate (Polo termale e località L’Arboreta); una teleferica da
L’Arboreta a Montecelio (via Carcibove, con 4.000 persone all’ora); una rete di
mobilità ciclopedonale; un anello stradale per disingorgare dal traffico l’area di Tivoli-Guidonia; l’apertura del casello sulla via di Casal Bianco (altezza
Inviolata); la Tiburtina-bis (soprattutto in area Martellona); creazione dell’asse
via della Pietraia-Selciatella-casello autostradale (a vantaggio del traffico
pesante Buzzi-Unicem); potenziamento delle direttrici di collegamento via Marco
Simone, via di Formello, via degli Spagnoli
; nuova viabilità a margine di
Villanova e intorno alle cave di travertino.
E’ palese il tentativo di barattare un miglioramento (necessario) delle
infrastrutture stradali utile a risparmiare tempo, carburante, costi,
inquinamento, con l’inserimento nel tessuto territoriale di nuove direttrici
(non necessarie) finalizzate a servire interessi privati (cementieri e
cavatori) e nuovi insediamenti abitativi (a vantaggio essenzialmente dei
costruttori). Apparirebbero invece evidentemente utili tutti quegli
interventi atti ad alleggerire il traffico veicolare, attraverso il
potenziamento della mobilità su ferro, rendendo veloce e sicura la linea
Roma Tiburtina-Guidonia-Tivoli e prolungando (almeno fino a Santa Lucia
di Fonte Nuova) la Linea B della MetroRoma.

Insediamenti produttivi
Vengono individuate, dal Preliminare PUCG, delle aree “produttive” sul
territorio comunale che, se opportunamente connesse col tessuto urbano e sociale,
potrebbero – si dice - portare giovamento anche economico e lavorativo ai
residenti. Si tratta dell’Area integrata del distretto del travertino (a vocazione
artigianale, commerciale, congressuale); Area delle controstrade a servizio delle
attività trasferite dal tratto romano della Via Tiburtina (in zona lottizzazione
Pizzarotti); Ambito della logistica integrata (attorno al CAR-Mercati generali);
Nuovo Resort Biagiotti; Ampliamento Zona D Poggio Fiorito; Zona di Casale Battisti (servizi a supporto dell’area aeroportuale e dei nuovi insediamenti
previsti); Outlet commerciale; Area cementerie Buzzi-Unicem.
Anche in questo caso, la creazione, in massima parte, di nuovi centri
commerciali ed attività terziarie porterà ad incrementare unicamente il
traffico veicolare, l’inquinamento e le entrate di società multinazionali
che, a prezzi bassi ma “competitivi”, offriranno moderno lavoro
schiavistico ai giovani disoccupati ricattabili. Parimenti, il nuovo Piano
fornirà rinnovate occasioni di sviluppo razionale alle produzioni “storiche”
del territorio (cave di travertino, cementificio, Biagiotti).

Rete ecologica
In premessa a questo paragrafo, il Piano riconosce l’importanza della
dotazione ambientale-paesistica del territorio di Guidonia Montecelio, inserita nel
PTPG in corso di approvazione, ribadendo che è compito del Comune approfondire
quanto già individuato a scala provinciale. L’area guidoniana è importante anche
come passaggio tra il sistema Cornicolano-Sabina meridionale ed il sistema Bassa
Valle dell’Aniene e tra l’Area protetta della Marcigliana e quella dei Monti
Lucretili. All’interno della Rete ecologica comunale, il Preliminare PUCG individua
componenti primarie (Aree core, Aree buffer, Aree di connessione primaria),
componenti secondarie (Nastri verdi e Elementi di discontinuità lineare), punti di
conflitto, areali di frattura, sistemi-filtro.
Tra gli obiettivi da perseguire con la Rete ecologica, ci sono: la riduzione del
traffico su gomma a vantaggio della mobilità sostenibile (ciclopedonale, ippovie
ecc.); trasformazione delle tenute in parchi agricoli; valorizzazione di punti
storico-paesaggistici
del territorio; formazione dell’Ente Parco dell’Inviolata
(si suggerisce di acquisire al patrimonio pubblico parti dell’area protetta e
concedere in cambio diritti edificatori in altre zone); individuazione di punti verdi
all’interno delle aree abitate ed edificabili.
Nel PUCG non si tratta – è evidente – di dotare il territorio di
Guidonia Montecelio di una Rete ecologica locale inserita in quella più
ampia descritta nel PTPG, ma di “incastrare” pochi indiscutibili
inserimenti di tutela paesaggistica in un Piano che è essenzialmente
costruttivo, di antropizzazione totale. Mentre “Rete ecologica” significa
fondamentalmente individuazioni di connessioni, nel PUCG i legami con i
grandi Parchi e le ultime aree naturali da preservare (la continuità
dall’Inviolata all’Aniene, il Bosco di Colle Grosso, Le Carpeneta, la Piana
dei travertini, la tutela delle acque del sottosuolo ecc.) sono praticamente
assenti.

Orientamenti per il sistema insediativo
Il Preliminare di PUCG individua, nel territorio comunale, tre fasce di
differente utilizzo antropico, con diverse destinazioni e connessioni: Prima
cintura
(grandi lottizzazioni estensive legate a Roma, come Parco Azzurro, Marco
Simone, Setteville, area produttiva sulla Tiburtina ecc.); Seconda fascia
(Villanova-Villalba-cave di travertino-La Botte, le grandi tenute agricole e le
cementerie, Colle Fiorito-Guidonia-aeroporto-Carcibove-Casal Battisti); Terza
fascia
(Montecelio e colli adiacenti). Mentre la Prima cintura ha un destino già
assegnato di connessione con la Capitale, il PUCG individua nella Seconda fascia,
lungo la direttrice ferroviaria, grandi possibilità di sviluppo e trasformazione
(logistica, valorizzazione del travertino, nuova edilizia residenziale, servizi
metropolitani ecc.). Infine, il Piano suggerisce un Programma di riqualificazione
urbana
che vada ad intervenire laddove, nei precedenti Prg, Varianti e simili, le
numerose aree spontanee, abusive o semiabusive, non hanno avuto i necessari
servizi né qualità urbana apprezzabile.
Le “Tre Città” descritte nel Preliminare corrispondono ad una visione
tutta legata ad una espansione urbana e ad una crescita intorno ad
ipotetici punti di sviluppo che tali, probabilmente (e fortunatamente), non
saranno mai. Al contrario, se è sicuramente vero che la Prima cintura si
rivolge a Roma come riferimento lavorativo, insediativi e per servizi, ciò è
dovuto alla carenza totale di rapporto col territorio guidoniano-tiburtino,
anch’esso non indipendente dalla Capitale. Riconoscere nel territorio
comunale di Guidonia un centro identificabile, non perché dotato di outlet
e servizi vari, ma soprattutto perché capace di richiamo a radici storiche e
tradizioni, può dare peculiarità intorno alle quali aggregare le popolazioni
di recente insediamento. Andrebbero quindi valorizzati le Tenute storiche
esistenti tra Tiburtina e Palombarese, il Parco dell’Inviolata, il Borgo di
Montecelio, l’edilizia storica di Guidonia, l’area agricola lungo la
Maremmana e la Piana dei travertini, per consentire una riconoscibilità e
un’“anima” ad un territorio che ne è sprovvisto e che il PUCG non
comprende (distratto com’è dalle questioni poste dalla “committenza”…).

Gli Interventi
Alcuni grandi progetti urbani-metropolitani vengono individuati e descritti
nel Preliminare di PUCG, “coerenti” rispetto alle indicazioni del PTPG: a)
Centralità attorno al nuovo svincolo dell’A1; b) La nuova stazione del servizio ferroviario metropolitano e il Parco di funzioni strategiche legate al ciclo
dell’economia e del tempo libero-polo termale di Guidonia; c) La centralità
strutturata sul riuso dell’aeroporto Alfredo Barbieri; d) Il sistema dei servizi
metropolitani attorno al CAR; e) Il distretto produttivo del travertino.
Si tratta, ancora una volta, di costruire una rete di infrastrutture,
piccole e grandi, a servizio della Città policentrica di Guidonia, destinata,
secondo il PUCG, a definirsi proprio grazie a quei progetti e a quegli
obiettivi di sviluppo urbano. Ma, sorge spontanea la domanda, si può
qualificare una città intorno a scelte strategiche (sic!) come un casello
autostradale, attività industriali inquinanti e decotte o un polo dei
divertimenti e del tempo libero?

Conclusioni
A questo punto, visto il forte impatto negativo sul territorio che il PUCG
potrebbe avere qualora fosse approvato e reso esecutivo, si rende necessario il
coinvolgimento dei cittadini di Guidonia Montecelio, che dovranno esprimersi quali
“portatori d’interesse”. Il CRA di Guidonia, da parte sua, cercherà di avviare il
dibattito sulla pianificazione territoriale in seno alle associazioni ed ai comitati
cittadini, organizzando anche pubblici dibattiti sulla importante questione. Sul sito
della Rete civica del Nord-Est di Roma www.aniene.net l’intero “Schema
preliminare di nuovo Piano Urbanistico Comunale di Guidonia (PUCG)” sarà reso
visibile e scaricabile e verrà avviato un forum aperto sul Piano.

CRA (Comitato cittadino per il Risanamento ambientale di Guidonia)


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