La Corte dei Conti ha bocciato come fallimentare la gestione dell’emergenza rifiuti dei Commissari straordinari (del Governo) sottolineando l’assenza del confronto democratico, le continue deroghe ai principi della concorrenza e della trasparenza nell’attività contrattuale in contesti ambientali in cui agisce una radicata criminalità economica organizzata. I 1.800 milioni di euro utilizzati dalle Regioni commissariate dal 1997 al 2005 non hanno prodotto alcun beneficio alle comunità né sono serviti al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata. A questo si aggiunga l’autorevole conclusione della Commissione Parlamentare sul ciclo dei rifiuti, la quale indica che il perpetrarsi della gestione straordinaria dell’emergenza rifiuti ha generato il paradosso di favorire la criminalità organizzata a scapito degli interessi della collettività, dell’ambiente e delle economie locali. L’attuale situazione della Campania manifesta l’apice dell’inadeguatezza dello strumento del Commissario Straordinario. Il Lazio, commissariato fino al 31 dicembre 2007, non ha risolto chiaramente il problema dei rifiuiti prodotti in Regione. La prospettiva è quella di un massiccio ricorso agli impianti di trattamento meccanico-biologico a cui fa seguito, obbligatoriamente, la termovalorizzazione. In tal modo si dovranno prevedere o nuovi invasi nelle attuali discariche oppure nuove discariche. Tenuto conto che nel Lazio la gran parte delle discariche attive è in via di esaurimento appare quantomeno “straordinaria” la dichiarazione di disponibilità ad ospitare rifiuti provenienti dalla Campania. Il Presidente della Regione Lazio e l’Assessore all’Ambiente Zaratti, con atto più politico che tecnico, impongono al territorio regionale anche gli effetti e le conseguenze degli errori politici e tecnici fatti in Campania. E’ aupicabile che il Sindaco di Guidonia Montecelio prenda una posizione chiara e ferma su questo punto: il territorio di Guidonia Montecelio non è attualmente in grado di smaltire ulteriori rifiuti indifferenziati. L’ultimo regalo della gestione commissariale “Marrazzo” è il decreto che prevede la costruzione di un impianto di trattamento meccanico-biologico da 190.000 ton./anno e relativa discarica, con buona pace della raccolta differenziata. La falsa soluzione prospettata nel piano rifiuti obbligherà, per non ripetere l’esperienza campana, alla costruzione di inceneritori che ridurranno solo del 25% la massa totale dei rifiuti. La nostra posizione esclude qualsiasi imposizione a danno dell’ambiente e del territorio. Ricordiamo al Presidente Marrazzo che, in campagna elettorale, si è impegnato a risolvere problemi locali tramite “scelte partecipate” e condivise con le comunità. In quest’ottica, qualsiasi decisione relativa all’”ospitalità” da dare ai rifiuti campani dovrà essere concertata con tutte le realtà locali. Ogni scelta non partecipata costituirà un’imposizione antidemocratica di cui il governo regionale dovrà rispondere politicamente.
Legambiente Guidonia
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