Legambiente porta all’attenzione della Procura della Rebubblica di Tivoli anomalie e presunte irregolarità amministrative nell’impianto di antennte della stazione radio base (SRB) di Montecelio di proprietà del gestore di telefonia mobile TIM. I punti salienti riguardano gli abusi, mai sanati, sull’installazione delle attrezzatture radioelettriche e il cambio di destinazione d’uso dei locali che le ospitano. Negli anni si sono susseguite petizioni popolari e richieste di rimozione da parte di comitati e associazioni poiché la eccessiva prossimità con le abitazioni circostanti hanno generato nei residenti una legittima preoccupazione per gli effetti, sul loro stato di salute, dell’esposizione ai campi elettromagnetici generati dalla SRB. Gli amministratori di Guidonia, al di là delle strumentalizzazioni pre-elettorali, hanno opposto sempre silenzio e inerzia sulla questione, nonostante avessero l’opportunità di far valere, nei confronti del gestore in causa, le prerogative della amministrazione comunale in materia di pianificazione e gestione del territorio. Il disappunto dei cittadini per la mancata risposta alle loro istanze e il sospetto che il Comune mantenga un atteggiamento troppo accondiscendente nei confronti dei gestori di telefonia mobile ha fatto salire la tensione sociale. Negli ultimi tre mesi si sono succedute a Montecelio diverse occasioni di incontro tra i cittadini. Dal raduno del dicembre scorso sotto l’installazione di Via Romana, che ha avuto ripercussioni sulla viabilità locale, alle diverse assemblee svoltesi nella chiesa di S. Giovanni. In una di queste assemblee il Vice Sindaco di Guidonia Montecelio, Felice Restaino, è intervenuto “dalla parte dei cittadini”, a tutela dei loro interessi e della loro salute, annunciando di essere pronto, qualora ve ne fossero i presupposti, anche ad una “ordinanza di sgombero” dell’installazione TIM. Ma, non appena esaminata la pratica, il Comune scrive a TIM fornendole indicazioni e procedure per giungere al “rilascio del Permesso in Sanatoria”. Alla assemblea successiva il Vice Sindaco non è stato presente. Ora emerge che il fascicolo relativo alla richiesta di condono della Società TIM comprende una serie irregolarità all’esame degli inquirenti a seguito dell’esposto presentato alla Procura della Repubblica di Tivoli da Legambiente Lazio e dallo stesso Circolo di Guidonia. Alla luce di ciò appaiono sempre più leciti i sospetti che gli amminsitratori abbiano una propensione a favorire gli interessi del gestore di telefonia a scapito di quelli del territorio e, date le irregolarità già denunciate da Legambiente, anche a scapito della legalità. Il Circolo di Legambiente Guidonia auspica che venga fatta luce sulla vicenda e che sia ripristinata la legalità delle procedure amministrative a tutela della pianificazione del territorio e delle prerogative dell’amministrazione comunale. Non ultimo, stigmatizza il comportamento degli amministratori che non rispettano la dignità dei cittadini e che, al contrario, ne strumentalizzano le preoccupazioni per tradurle in consensi.
Circolo Legambiente Guidonia
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