A meno di due mesi dalla sua formazione ufficiale e dopo aver registrato l’adesione di associazioni, gruppi, sindacati, scuole e moltissimi singoli, il Comitato Promotore di Guidonia per la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza Attiva crede sia assolutamente necessario portare il contributo della società civile nonviolenta in questo momento in cui i continui fatti di cronaca stanno presentando, sempre più, l’immagine di una vera e propria cultura della violenza. Ecco perché, proprio Guidonia e i suoi cittadini, che poco meno di un mese fa hanno subito sulla propria pelle uno degli episodi più crudeli degli ultimi anni, hanno scelto di scendere in piazza per affermare con forza il proprio no ad ogni forma di violenza, partendo proprio da quella sulle donne che la città ha vissuto in prima persona e che ha portato, negli ultimi 20 giorni a 5 casi di cronaca nazionale. Una manifestazione cittadina e apartitica dal titolo “NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNENO AD OGNI FORMA DI VIOLENZA”, che coinvolgerà, sabato 21 febbraio, alle ore 15, presso piazza Baracca (fronte stazione FS di Guidonia) centinaia di persone, famiglie, associazioni cittadine, movimenti per i diritti delle donne. Una manifestazione dei cittadini per i cittadini, per affermare che Guidonia sceglie la via nonviolenta e rifiuta una volta per tutte la cultura della violenza, proprio partendo da quella vigliacca e infame a danno delle donne. <sceglierla – dichiarano al Comitato - perché ci sono episodi, fatti, prospettive per cui non si può delegare, per cui ognuno di noi deve diventare protagonista del cambiamento e non più spettatore>>. Sembra davvero strano parlare di Nonviolenza in questi giorni, in questo periodo, in cui tutto sembra dover camminare sulla via della rabbia, della risposta violenta e Guidonia diventare quel regno di paura, buio e abbandono descritto ultimamente. La Nonviolenza però non vuole dare semplici risposte ad episodi singoli, vuole essere una prospettiva nuova, una risposta ben più profonda ed efficace al presente e al futuro, che cambia radicalmente lo stato di cose attuale, partendo dalla risposta di ogni singolo essere umano. Questo è il momento in cui non ci si può più nascondere nell’indifferenza. O si rifiuta questa cultura e si costruisce un mondo nuovo, una società nuova, una Guidonia nuova o si accetta il silenzio, il compromesso, il fare spallucce perché nulla può cambiare. Chi rifiuta la violenza, non può non condannare i fatti successi in questi ultimi giorni, sia ben chiaro, non c'è spazio per nessuna ambiguità. Il problema fondamentale però, è che bisogna attuare un allenamento costante al rifiuto della violenza, imparare a dire no ogni giorno e dire si ad un futuro nostro. Sabato i cittadini di Guidonia daranno il via, insieme e in marcia, a tutto ciò.
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