Parla Salvatore Ravagnoli, presidente del Comitato Città Termale: la Regione si accorga del problema.A maggio molti saranno senza lavoro
GUIDONIA. Finita un’emergenza ecco subito arrivarne un’altra. Se a tenere banco tra i cittadini dell’area tra Tivoli Terme e Villalba fino a qualche tempo fa era l’emergenza scaturita dal fenomeno della subsidenza, oggi la paura è quella di perdere il posto di lavoro, vista la situazione difficile in cui si trova il comparto estrattivo in questi mesi. Questo quanto ha raccolto a partire dal mese di novembre il Comitato Città Termale. “Sono molti i cittadini che vengono a chiederci informazioni su questa situazione, seriamente preoccupati per il loro posto di lavoro”, ha dichiarato il presidente Salvatore Ravagnoli, che in questi giorni ha incontrato i rappresentati dei settori estrattivo e termale, divisi sui tavoli regionali che si sono avvicendati senza successo negli ultimi tempi e che oggi sembrano essere arrivati ad una pericolosa fase di stallo. La crisi economica che sta investendo tutti i settori produttivi su scala nazionale, qui ha fatto il paio con la guerra che vede contrapposte le due realtà economiche più importanti della zona, portando quella estrattiva, limitata da pesanti vincoli di escavazione, a ricorrere agli ammortizzatori sociali. “A maggio ci ritroveremo con molte famiglie senza lavoro e dobbiamo constatare che la Regione fino ad oggi non prende in considerazione la uestione – aggiunge Ravagnoli -. Da novembre la situazione è peggiorata e dopo tre anni ci troviamo con la possibilità che a chiudere sia un ciclo produttivo importante come quello estrattivo. Non si può decidere senza un piano industriale preciso”.
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