Frana sopra la galleria di via degli Stabilmenti la struttura di proprietà del Comune a causa di un cedimento del terreno
TIVOLI - Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 marzo tanti abitanti del centro storico sono stati svegliati di soprassalto dal gran boato che ha accompagnato il crollo di una delle ex cartiere di Piazza Domenico Tani, di proprietà del Comune. È franata, probabilmente anche a causa di un cedimento del terreno, una porzione dell’immobile di circa 50 metri quadrati, su tre piani, che si è riversata sulla sottostante galleria di via degli Stabilimenti. Nessuno si è fatto male, sia perché l’area è poco trafficata sia perché il crollo è avvenuto di notte e non ha interessato la strada ma, come ha commentato Andrea Napoleoni, consigliere ed ex candidato Sindaco del Popolo della Libertà, “poteva essere un disastro. Questo è il prezzo dell’incuria e la responsabilità è tutta in capo all’Amministrazione comunale [...] Vi erano già stati altri episodi di crolli all’interno della stessa struttura”. E proprio per questo, già il mese scorso, in occasione della presentazione, in Commissione Lavori Pubblici, da parte di Baisi, del Programma annuale delle Opere Pubbliche, Napoleoni aveva fatto presente il grave stato di abbandono in cui versavano le Cartiere, ricevendo dal Sindaco una totale rassicurazione sulla loro stabilità. Adesso toccherà alla Direzione regionale della Protezione civile coordinare l’intervento per la definitiva messa in sicurezza degli immobili delle ex cartiere Amicucci e Graziosi, di proprietà del Comune di Tivoli. Nel frattempo, lo stesso Baisi, ha parlato di una richiesta di finanziamento di 10 milioni di euro nell’ambito dei piani per l’edilizia residenziale pubblica, con una serie di progetti in corso volti a recuperare anche le altre ex cartiere. E tra i principali proprietari privati figura, neanche a dirlo, il Presidente delle “Acque Albule S.p.A.”, Bartolomeo Terranova, il quale dovrebbe aprire la strada agli altri per l’ottenimento delle licenze edilizie. E se il Sindaco sottolinea come, sempre per quanto riguarda il centro storico, “nei prossimi giorni sarà pubblicata la gara d’appalto per i lavori di totale riqualificazione, per un importo di un milione e mezzo di euro, dell’area tra piazza del Plebiscito e piazza del Tempio di Vesta, che comprendono via Palatina, piazza Palatina, piazza Rivarola e via della Sibilla”, Napoleoni fa ancora notare che “grazie alla superficialità con la quale la Giunta di centro-sinistra ha gestito il problema, i tiburtini saranno costretti a pagare, nei prossimi anni, qualche milione di euro per la bonifica del sito e per lo smaltimento del materiale”. Ecco l’idea, allora: per rientrare in parte di tali spese “invito il Sindaco ad emettere un’ordinanza simile a quella adottata per Stacchini, al fine di far intervenire a loro spese i proprietari privati, affinché demoliscano le parti pericolanti, mettano in sicurezza le parti ancora agibili e procedano d’urgenza alla bonifica delle aree”. “Se non dovessero intervenire entro 30 giorni”, conclude il consigliere del PdL, “si facciano intervenire i militari del Genio, e non le ruspe dei soliti amici, che ci costano, con la scusa dell’emergenza, un sacco di quattrini. Ci aspettiamo una risposta seria e non le solite chiacchiere”.
Rita Lorrai DentroMagazine
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