GUIDONIA – Si è sciolto con il caldo di questi giorni il gelo imbarazzante che ha bloccato il Pdl del terzo comune del Lazio. Il nome del candidato a sindaco, tanto invocato in queste settimane c’è e si chiama EligioRubeis, ex consigliere comunale di professione architetto. Politico d’annata se l’è dovuta vedere con il giovane “ma preparato”, questo il tormentone propinato nella maggior parte delle dichiarazioni di merito fatte in questi giorni,Mauro Lombardo balzato alle cronache cittadine per il lancio di finocchi contro Vladimir Luxuria in visita a Guidonia due anni fa. Pochi orpelli per la conferenza stampa con cui è stata ufficializzata la notizia, che si è consumata martedì alle 18.Tutti i pezzi grossi del partito locale riuniti intorno ad un tavolo nella sede di via Locatelli, con Rubeis e Lombardo al centro.
Ed è proprio Lombardo ad aprire con la notizia della scelta caduta sul forzista,mentre per lui, aennino benedetto dal sovrano di Roma Gianni Alemanno, in caso di vittoria, si parla della poltrona di vicesindaco: “Abbiamo individuato la nostra candidatura: quella di Rubeis”. Rubeis che aggiunge: “Noi eravamo già d’accordo,la nostra capacità di mediare ha messo in imbarazzo tutti”.Talmente tanto che nonostante il clima di “condivisione totale ed assoluta” richiamato da Lombardo qualche defezione l’ha già prodotta, come quella di Paolo Greggi, che nelle provinciali dello scorso anno si era candidato con il partito e che oggi,invece,sembra non aver gradito la mossa partorita per la partita Guidonia, pronto ad andare in solitaria.Resta invece la versione ufficiale sul caso Di Palma, presente alla prima di
Rubeis, ex assessore, ex capo di staff ed ex dirigente dell’Amministrazione Lippiello che oggi è pronto a riproporsi nella casa degli ex (perdonate la ridondanza) nemici con gli abiti di nuovi della Dc di Pizza, quella del simbolo dello scudo crociato conteso con l’Udc per intenderci. Dc di cui l’ex è commissario cittadino, insieme ad un altro ex: quell’Antonello Piscitelli che fu assessore alle Finanze Tributi della medesima esperienza amministrativa e che è fresco della nomina di vice commissario regionale della stessaDc.“Il Pdl non candiderà nessuna persona coinvolta nell’Amministrazione Lippiello” ha sentenziato Lombardo, aggiungendo però che è preferibile chi abbandona
un progetto politico per uno in cui crede di più piuttosto che chi ne ricicla uno come nuovo. Se poi l’abbandono consiste nel saltare inmeno di un anno dall’altra parte della barricata poco importa. Per il resto sembra essere tutto pronto: liste definite,firme raccolte, la consegna dovrebbe essere venerdì mattina. Pronte due liste civiche,una di giovani l’altra“ di persone”,in appoggio a quella del partito. Pronto pure il rivale numero uno, individuato nello scambio di battute tra il candidato e i giornalisti nel sindaco uscente FilippoLippiello, l’unico,tra gli antagonisti presenti sulla piazza, su cui si sia veramente focalizzato, con espressioni, per utilizzare un eufemismo, un po’ colorite, sui temi scelti per la campagna elettorale. Aperto il dialogo con le altre forze del centrodestra: “Lavorerò per l’unità, credo di poter rappresentare tutti e di poter parlare con tutti”.Qualche passaggio veloce sul programma che ancora non è stato completato, qualche stilettata al centrosinistra che non è riuscito a trovare un candidato unitario, e poi via d“appendere imanifesti”come invita a fare la voce fuori campo seduta al tavolo, quella di Marco Bertucci, visto il ritardo con cui la campagna elettorale di fatto parte.
AnnaLauraConsalvi
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