Iniziate le prove per la parata del 2 Giugno
Guidonia (Rm) – Reparti in armi e Compagnie di rappresentanza, tutti rigorosamente accompagnati da Bande Musicali Ministeriali e Fanfare ai nastri di partenza per le prove per la Parata del 2 Giugno che si terrà a Roma.
La Città del Generale Alessandro Guidoni si prepara a vivere 8 giorni di vero e proprio assedio. L’invasione di automezzi e pullman, targati EI, MM, A.M, GdF e CC, la vedranno congestionata su più fronti: colonne di automezzi in una perfetta e veloce fila indiana si snoderanno dal casello dell’A24, lungo via maremmana inferiore fino alla rotonda di Villa Adriana per immettersi sulla Statale alla volta dell’Aeroporto Militare “A. Barbieri”. Un altro gruppo uscirà dal casello del Centro Agroalimentare e percorrerà la provinciale 48, questo proprio per evitare ripercussioni sul traffico locale.
A dar vita alla manifestazione, che in tanti si godranno in TV e i più fortunati saranno spettatori lungo le transenne di via dei Fori imperiali, i soldati e le “soldatesse” alle prime armi, sottufficiali ed ufficiali di vecchia data che, armati di tanta buona concentrazione, presenteranno un momento aggregativo che nasconde un duro ma perfetto lavoro organizzativo.
La sfilata, anche se più contenuta, rispetto agli anni scorsi, vede al centro dell’attenzione l’alternarsi di svariate competenze tecniche.
Non è facile dare vita ad una Parata Militare: dietro c’è una precisa macchina organizzatrice composta da un folto Gruppo di Lavoro (ufficiali e sottufficiali), che armati di cartine con appunti e con le “pulsazioni” del tempo di marcia in testa, in sordina riescono a combinare, oltre ai tanti aspetti, due elementi fondamentali per la riuscita della manifestazione stessa: il coordinamento tra il movimento, cioè la marcia, e il suono scandito dagli strumenti a percussioni.
Un valente e professionale supporto viene dato dal personale della Banda Musicale dell’Esercito, che schiera per i primi giorni un drappello di tamburini con grancassa, per proseguire poi gli ultimi giorni con la Banda Musicale in formazione ridotta.
Il drappello di tamburini, composto a rotazione anche dai strumentisti delle altre Forze Armate è coordinato dal 1° Maresciallo Piero Lupi, originario di Sant’Angelo Romano, già orchestrale della Banda dell’Esercito.
Una settimana di pressing per lo staff del Comando della Regione Militare Centro/Comando Militare della Capitale, padrone di casa per quanto concerne la responsabilità dell’andamento tecnico della manifestazione, e per tutti gli “attori” di quello che sarà un grande spettacolo, la cui parola d’ordine sarà essere tecnicamente preparati con la concentrazione al massimo, per non parlare poi della resistenza fisica, peculiarità dell’essere militare.
E già perché detto così sembra facile! Ma il grande sacrificio, che si ricorderà con orgoglio, è proprio quello di riuscire a concentrarsi sul tonfo assordante del battente che picchia la grancassa, che echeggia sulla pista di volo, ed in perfetta sincronia far toccare terra al proprio piede sinistro che deve calarsi in sintonia con il piede del collega vicino, per spostare poi l’attenzione sull’arma che si imbraccia o alla sciabola che si deve sguainare al momento giusto davanti alla tribuna d’onore e per non farsi mancare nulla, saper anche cantare a sguarcia gola.
Le prove sono iniziate: larga sentenza agli spettatori!
Annamaria Cicchetti
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