Da “Il Messaggero” del 10 Giugno 2009
Qualche apertura per ora vaga accompagnata da decisi no. Sono improntate alla massima cautela le esternazioni dei politici in corsa per la poltrona da sindaco di Guidonia circa possibili alleanze quando è già scattata l'ora degli apparentamenti in vista del ballottaggio del ventuno giugno. E se Eligio Rubeis - il "sindaco" Pdl che al momento detiene la maggioranza con il 36 per cento - fa sapere di escludere qualsiasi possibilità di apparentamento, sull'altro fronte Michele Pagano (lo "sfidante", con un 24 per cento conquistato sotto la doppia insegna Udc-Pd) non la esclude a priori: «Bisogna coinvolgere tutte le persone di buon senso, per non consegnare la città nelle mani del centro destra». Il punto, però, è anche la linea di confine fino alla quale si possono spingere gli "esclusi" dalla sfida finale dopo una campagna elettorale arrivata a conclusione di un duro scontro, soprattutto nell'area di centrosinistra, ma in qualche modo anche a centrodestra, e che non è stata certo giocata a colpi di fioretto. Sabatino Legnetti, che con l'Italia dei Valori ha conquistato l'otto per cento, non si sbilancia circa la possibilità di correre la volata finale al fianco di Udc e Pd: «Non possiamo decidere a livello cittadino. E' una valutazione che il partito farà nelle sedi più importanti. D'altro canto riguarda una città importante come Guidonia». L'ex sindaco Filippo Lippiello, che con la sua coalizione (Rifondazione comunista, Verdi, Partito socialista e tre liste civiche) ha conquistato un consistente 16,33 per cento, non è categorico: «Non siamo orientati per un apparentamento - dice - ma siamo a disposizione a fare, come sempre, un ragionamento sul bene della città. Intanto, però, attendiamo che si chiarisca bene il quadro con i dati completi delle urne per poter valutare ciò che ci sentiamo di fare. Poi potremmo decidere, anche sulla scorta di chi ci chiama. A priori, comunque, non escludiamo nessuna possibilità». Chi dice no categorico agli apparentamenti è invece La Destra che ha portato il candidato Vittorio Messa fin oltre il sei per cento dei consensi. Del resto questa impossibilità di "incontro" è esclusa dallo stesso Rubeis. E anche sulla sia pure remota possibilità di aprire un "tavolo" Messa risponde con una battuta sugli "arredi" in casa Pdl: «Non hanno tavoli, questi hanno solo poltrone». Nessuna alleanza possibile nemmeno per la lista civica "Il Faro", espressione del mondo del volontariato, che con Paolo Aprile è arrivata a superare il quattro per cento. Una posizione insuperabile visto che il no agli apparentamenti è uno dei punti fondamentali dello statuto approvato prima di dare avvio alla campagna elettorale. «Non poteva essere altrimenti - ha ricordato davanti ai risultati elettorali uno dei promotori della lista, Giuliano Santoboni - Ci siamo proposti ai cittadini in contrapposizione al sistema politico locale per mettere al centro del nostro impegno le esigenze vere della gente che vive a Guidonia». Con molta probabilità hanno conquistato un posto in Consiglio comunale, e tanto gli "basta" per portare avanti il loro progetto.
Elena Ceravolo
PARTECIPA al SONDAGGIO !!! "Quale candidato voterai al BALLOTTAGGIO?"
|