A Guidonia Domenica 18 Ottobre presso L’Auditorium del CAR (Centro Agroalimentare Romano) si svolgeranno i giochi senza frontiere del buon gusto nella ristorazione collettiva. Si confronteranno venti finalisti provenienti da tutta Italia. In giuria, tra gli altri, giornalisti, esperti del settore e personaggi del mondo dello spettacolo. Madrina dell’evento la conduttrice de “La prova del cuoco”, Elisa Isoardi.
Al giudizio di questa giuria qualificata saranno sottoposte le pietanze di venti squadre di ristorazione, cinque per ognuna dei quattro settori partecipanti: militare, aziendale, scolastico e sanitario. Parametri di valutazione non solo gusto, sapore, salubrità, ma anche estetica, sensazione olfattiva, armonia del menu proposto. Una conferma, che come dice Campoli, maestro di piatti della sana e fantasiosa cucina italiana “bongustai non sempre si nasce ma certo si diventa”.
Sarà assegnato, oltre ai premi per categoria, un Premio Speciale all’estetica del piatto, voluto del Presidente Onorario, il regista televisivo Giuseppe Sciacca. “Il premio -ricorda con Campoli -inaugura anche la nostra adesione all’annuale edizione di Telethon ed alla raccolta fondi che sara’ inaugurata proprio in occasione di questo premio. Seguiranno altre iniziative”.
Parteciperannoanche gli Studenti del Primo Corso di specializzazione dedicato alla Ristorazione Collettiva dell’Università dei Sapori di Perugia a riprova che il settore si sta espandendo e richiede professionisti preparati per accedere a questo tipo particolare di ristorazione, con requisiti professionali specifici. Una nuova fonte occupazionale, quanto mai appetitosa in tempi di crisi.
Ed il Club dei Buongustai, fondato da uno chef internazionale e beniamino del pubblico, Fabio Campoli, vuole premiare le migliori ristorazioni collettive nei vari settori. Piatti colorati, delle sfumature dei prodotti in natura, piatti generosi di odori e di abbinamenti che sanno soddisfare le legittimeattese del palato, senza dimenticare i valori nutrizionali di un’alimentazione sana, rispettosa delle varie fasce d’età cui sono destinati quei menù. Una cucina rapida, ma sapida. Una tavola calda di sapori tradizionali, ma non riscaldata. Piatti da bongustai, non da forzati della ristorazione collettiva. “In fila con il vassoio sì, -conclude il Presidente Fabio Campoli - ma annoiati dal gusto mai”. Parola del Circolo Buongustai.
fonte (AGI)
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