A nemmeno quattro mesi dall’insediamento del nuovo governo della città “dell’aria” l’argomento su cui nemmeno questa nuova giunta si vuole chiaramente pronunciare è sempre lo stesso. La realizzazione dell’impianto di trattamento meccanico rifiuti nel sito dell’inviolata. Ricordando sempre che il sito in oggetto ha un importanza archeologica che sembra si voglia sempre far passare in secondo piano, il Faro, costituzionalmente attento alle problematiche ambientali del territorio, richiede chiarezza sulla questione che il nostro sindaco sembra trattare come già archiviata dalla regione Lazio e dalla nostra precedente amministrazione.
Ci chiediamo come mai il dott. RUBEIS non faccia qualcosa per contrastare un impianto assolutamente obsoleto ed inopportuno rispetto ad una moderna gestione del ciclo dei rifiuti che, proprio con la raccolta differenziata spinta porta a porta, dovrebbe rimuovere o almeno ridurre, questo tipo di impianti.
Ricordiamo, per dovere d’informazione, che l’originario progetto CO.LA.RI prevede un impianto da 190.000 tonnellate annue e di conseguenza la permanenza di una discarica di “servizio” all’impianto stesso di capacità uguale se non superiore a quella attuale.... il risultato finale sarà rappresentato da nuovi invasi, nuove montagne d’immondizia.
Tale tipo d’impianto, ribadiamo, oltre ad essere obsoleto, è stato dismesso da molti paesi europei, in quanto riesce a separare approssimativamente solo il 5% di rifiuti, producendo un 20% di CDR (combustibile da rifiuti) e destinando in modo definitivo la restante percentuale in discarica.
Preso, quindi, atto delle posizioni del sindaco su alcuni temi quali: controllo ambientale del territorio ad opera di personale ad hoc, controllo costante dell'obbligo di telonatura dei camion che trasportano materiali inerti di cava, stretto e continuo monitoraggio alla Buzzi Unicem e la contrarietà dell’ Amministrazione all'autorizzazione a bruciare CDR nei forni del Cementificio, il FARO rimane scettico sulla “concretezza” delle posizioni espresse.
Quello che non fa il governo Rubeis, così come non lo aveva fatto il governo Lippiello, lo fa Il Faro dicendo a gran voce NO al trattamento meccanico dei rifiuti proposto nel progetto COLARI ed autorizzato dalla regione; No perchè ha un impatto ambientale pesantissimo in una zona già pregiudicata dall'inquinamento.
No perchè è antieconomico rispetto ad una cultura di separazione dei rifiuti operata direttamente dall'uomo. No perchè il CDR prodotto verrà certamente dirottato verso i forni del Cementificio a ridosso del centro urbano.
No perchè prevale ancora una volta la cultura dell'interesse di chi si è arricchito nel tempo con le discariche e l'incenerimento dei rifiuti, ignorando la cultura del riciclo e dell'adesione al progetto "rifiuti zero" e "comuni virtuosi".
“Il Faro c’è, vigila e si farà sentire, coinvolgendo anche la popolazione con petizioni ed azioni concrete”.
LISTA CIVICA "IL FARO"
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