L’Italia dei Valori di Tivoli esprime i complimenti al PD per la prova di democrazia interna offerta a livello nazionale con le elezioni primarie, prova che “finalmente, anche nella nostra città si rende onore alla pluralità di anime e alla vivacità culturale che il partito possiede e che sembrava sopita dall’atmosfera di governo”.
In particolare l’IDV si complimenta con quelli che per natura e per continuità di rapporti, anche personali, sentiamo solidali, cioè gli esponenti della mozione Bersani che (dati per sconfitti sin dall’inizio) hanno avuto la forza e la determinazione di portare avanti le proprie idee, sebbene diverse da quelle degli “oligarchi” tiburtini, riscontrando una buona risposta dall’elettorato, che evidentemente è meno “allineato” di quanto i “feudatari” vorrebbero.
Ci auguriamo che questa prova democratica produca effetti anche sull’attuale gestione monocratica del partito a Tivoli, affinché si possa riaprire una fase di dialogo tra le forze politiche che hanno portato Giuseppe Baisi a diventare sindaco.
L’affermazione dell’IDV alle Europee (9% ndr), e l’importante risultato delle altre mozioni, dovrebbero far riflettere i franceschiniani sulle modalità di governo e di confronto con le altre realtà politiche locali, affinché si eviti quell’ostracismo, verso chi rappresenta istanze politiche, culturali e sociali diverse, che ha finora contraddistinto l’era vincenziana.
Il comportamento da “un uomo solo al comando”, ha prodotto crisi cicliche che hanno sfilacciato i rapporti tra le forze politiche e logorato l’incisività dell’azione amministrativa e che sta accumulando ritardi sempre maggiori nell’attuazione del programma di governo (due punti su tutti: la preoccupante situazione dell’ASA il cui indebitamento cresce in maniera esponenziale – 12 mln nel 2008 - senza vedere all’orizzonte un’ipotesi di ristrutturazione aziendale, e la situazione delle strutture scolastiche il cui stato si logora, vedi via Leone, e relativamente alle quali non vengono rispettate le priorità di investimento, vedi il progetto degli Arci ad oggi ancora lettera morta).
La regola “o con me o contro di me” ha prodotto solo un progressivo indebolimento politico dei riferimenti principali di questa amministrazione, nonostante la continuità ai vertici. Ci auguriamo quindi che queste persone siano pronte per imparare dalle recenti esperienze e che abbiano maggiore predisposizione ad ascoltare le voci fuori dal coro, perché per l’ennesima volta si è dimostrato che la chiarezza, la trasparenza, e la vicinanza ai cittadini premiano di più dell’autoreferenzialità, delle prove di forza, e dei rapporti clientelari.
Circolo IDV “John Keating” di Tivoli
Il Segretario Federico Colia
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