La molisana dagli occhi a mandorla
COLONNELLA – Sul mercato automobilistico italiano fa capolino un nuovo prodotto, dalla storia singolare. Quest’auto è la DR5, SUV che nasce dalla collaborazione della Casa Automobilistica Cinese Chery e DR Motor, azienda automobilistica molisana (la sede è a Macchia D’Isernia). Questa vettura è equipaggiata con un 1600 benzina da 110 cv e un 1900 diesel da 120 cv (diesel Multijet di origine Fiat). Esteticamente l’auto presenta una linea fluente, compatta e sportiva allo stesso tempo, e ricorda nelle forme la Toyota RAV4 precedente versione. Bello il frontale con la grande mascherina incorniciata dagli ampi fari; classico il posteriore con l’ampio portaruota sul portellone, lineari i fari verticali. Salendo a bordo, si capisce come il progetto DR sia un progetto di successo. Ampio spazio a disposizione, sia per i passeggeri anteriori che per quelli posteriori; sellerie in pelle di serie; un abitacolo molto luminoso grazie al tetto panoramico in vetro; una plancia elegante grazie alla tonalità bicolore impreziosita dagli inserti alluminio; una consolle centrale funzionale e completa (radio con cd, clima e pulsanti vari); il quadro strumenti molto raffinato grazie al fondo alluminio e alla retroilluminazione blu.E ora il test drive: la DR5 guidata è stata la 1600 da 110 cv da 17051 €. Particolarità dell’auto non è tanto la sua provenienza dalla Cina, ma il fatto che venga assemblata da una neonata casa italiana, la DR Motor di Isernia, che importa anche il marchio Katay, e soprattutto particolare è la rete distributiva. Infatti l’auto non viene venduta da una convenzionale rete vendita di concessionarie (per ora ancora no, da giugno 2008 sarà organizzata), ma esclusivamente presso i 25 Centri commerciali della rete Iper distribuiti sul territorio nazionale (a supporto di questo canale distributivo anticonvenzionale è già presente una rete di officine autorizzate). Su strada questo SUV, molto simile nelle forme alla vecchia Toyota RAV4, si comporta in maniera più che soddisfacente, grazie a una qualità costruttiva elevata, e a prestazioni ottime date dal 1600 benzina, che spinge, con elasticità e silenziosità (a breve saranno disponibili sul 1600 anche le alimentazioni BiFuel e Metano). Infine i prezzi: il 1600 benzina costa 17051 €, il 1900 Diesel costa 22051 €.
Bruno Allevi
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